San Polo – “I lavori al fontanile? Una minaccia alla biodiversità”

Per la Societas Herpetologica Italica si metterebbero a repentaglio specie protette del Parco dei Lucretili come i tritoni, presentata una diffida

I lavori di ristrutturazione del Campitello potrebbero rivelarsi una minaccia alla biodiversità. E’ con questo presupposto che la Sezione Lazio della Societas Herpetologica Italica (S.H.I.) ha presentato una diffida al Parco dei Monti Lucretili contro il restauro dello storico fontanile nelle vallate di San Polo dei Cavalieri, un sollecito indirizzato anche alla Regione, al Comune di competenza e ai carabinieri forestali di Palombara Sabina.

“Nell’annunciare i lavori sul Campitello il Parco dei Monti Lucretili assicura l’imminente sistemazione e la pavimentazione di un fontanile, all’interno della stessa area protetta  al fine di garantire l’abbeverata di animali al pascolo”, premette Francesco Cervone,  studente di scienze naturali di Guidonia Montecelio e socio della S.H.I., “Peccato che questo intervento, se realizzato nella maniera tradizionale, comporterebbe la distruzione di un sito rilevante per alcuni anfibi, come il tritone punteggiato e il tritone crestato, e quindi la loro uccisione e/o estinzione locale. E tutto ciò in palese violazione di norme comunitarie, nazionali e regionali”.

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“In un sopralluogo effettuato solo qualche giorno fa”, aggiunge Cervone, “degli esperti erpetologi (l’erpetologia è una branca della zoologia che studia i rettili e gli anfibi, ndr) hanno trovato larve giovani di tritone punteggiato e di tritone crestato. La conferma – tra l’altro già nota – che questo fontanile è un luogo di riproduzione di specie protette e gli interventi di conseguenza devono essere calibrati e assolutamente da evitare in questo periodo”.

“La nostra associazione scientifica ritiene che l’intervento vada fatto dopo aver acquisito il parere di un esperto e comunque sicuramente non in questo periodo dell’anno e non in maniera radicale. Se c’è una perdita d’acqua, che tra l’altro c’è sempre stata, va riparata la parte della perdita, non vanno cementato le pareti, ne’ costruita una pavimentazione attorno, come annunciato”, conclude Cervone, “La priorità deve essere data alla conservazione delle specie protette ed è per questo che abbiamo presentato le diffide innanzitutto al Parco e poi agli enti competenti che hanno il compito di vigilare. Piuttosto andrebbero creati dei cunicoli per favorire l’entrata e l’uscita dei piccoli anfibi. Vogliano evitare un disastro”.

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