GUIDONIA – Politica, 254 mila di gettoni all’anno

E’ la somma stanziata per pagare le presenze dei Consiglieri comunali nel 2022. Altri 16 mila per rimborsare le assenze dal lavoro ai rispettivi datori: Claudio Zarro da record

Quanto costa la politica ai cittadini di Guidonia Montecelio? Tanto, qualcosa come 270 mila euro l’anno soltanto per retribuire i Consiglieri comunali e i rispettivi datori di lavoro per le assenze dovute a impegni istituzionali.

Le cifre emergono dalle determine numero 4 e 5 firmate venerdì scorso 25 febbraio dal Dirigente al Bilancio di Palazzo Matteotti Nicolò Roccolino e pubblicate all’Albo Pretorio l’altro ieri, lunedì 28 febbraio.

In vista della redazione del Bilancio, col primo atto vengono stanziati 235 mila euro per pagare i gettoni di presenza ai Consiglieri Comunali per la partecipazione alle sedute di Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari permanenti. Altri 5 mila euro vengono accantonati per un’ulteriore integrazione relativa all’imposta regionale sulle attività produttive.

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Con la seconda determina il dirigente Roccolino – sempre in vista della redazione del Bilancio – impegna 16.720 euro necessari al pagamento del rimborso spettante ai datori di lavoro degli Amministratori Comunali, assenti per motivi istituzionali. L’articolo 80 del Decreto Legislativo numero 267 del 18/8/2000 stabilisce infatti che le assenze dei politici dal servizio siano retribuite al lavoratore dal datore di lavoro e che gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti da privati o da Enti pubblici economici siano a carico dell’Ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitano le pubbliche funzioni.

Per questo lo scorso 3 febbraio il dirigente Roccolino ha liquidato 10 mila 665 euro e 20 centesimi ad Atac Spa per le assenze dal lavoro del suo dipendente Claudio Zarro, nel 2017 eletto nel Movimento 5 Stelle da oltre due anni nel Gruppo Misto. Il rimborso di 10.665,20 all’Atac riguarda il periodo compreso dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2021, sei mesi intensi durante i quali il politico è stato impegnato nelle sedute di Consiglio e nelle Commissioni e pertanto non ha potuto recarsi a lavoro.

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