GUIDONIA – Interra i rifiuti nel terreno della Asl, imprenditore denunciato

Blitz dei Carabinieri Forestali su segnalazione di un altro imprenditore: all’Albuccione è guerra per i lotti dell’ex Pio Istituto Santo Spirito

Quando i militari sono giunti sul posto si sono messi le mani nei capelli. Per spianare il terreno erano stati interrati svariati metri cubi di spazzatura da anni accumulata dai precedenti occupanti di un’area di proprietà pubblica.

Cose che capitano soltanto nel Comune di Guidonia Montecelio.

Per questo sabato 23 luglio i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia hanno denunciato un 63enne noto imprenditore locale per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, oltre che per danneggiamento di una recinzione e di un cancello in un terreno di proprietà della Asl Roma 5 in via Alcide De Gasperi, ad Albuccione, quartiere di Guidonia Montecelio.

Il blitz dei Forestali è scattato a seguito della segnalazione da parte di un altro noto imprenditore locale di 76 anni, allarmato alla vista di una ruspa che procedeva all’interramento dei cumuli di rifiuti, abbandonati da svuotacantine abusivi di passaggio e da comunità nomadi che in passato si erano insediati sui terreni della Asl.

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Terreni – vale la pena precisare – un tempo di proprietà del disciolto Pio Istituto Santo Spirito, dove dal dopoguerra ad oggi si sono formati i quartieri di Albuccione Veccio, Cesurni e Borgo Santo Spirito.

Sopra e sotto il terreno esteso per oltre un ettaro i Carabinieri hanno rinvenuto amianto frantumato, batterie al piombo, lana di roccia, pneumatici e parafanghi di auto, rifiuti plastici di ogni genere, perfino guaina catramata, legno, ferro, scarti di materiale edile, lampade al neon.

Insomma, una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto su un’area pubblica, dove pare che il Comune di Guidonia Montecelio abbia assentito la realizzazione di un centro sportivo.

IL PRECEDENTE NEL 2019

Le aree dell’Asl di via Alcide De Gasperi all’Albuccione erano già finite alla ribalta della cronaca per un episodio similare. Il 12 marzo 2019 la Polizia Provinciale del distaccamento di Villa Adriana durante un pattugliamento scoprì una vera e propria discarica in un’area tra la via Tiburtina e via De Gasperi, antistante il deposito giudiziario di Mario De Vincentis.

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Una montagna di rifiuti praticamente nascosta dai rovi e invisibile dalla strada, con tanto di suddivisione per tipologia tra elettrodomestici, mobili, pneumatici e paraurti di auto.

A quel punto, i poliziotti risalirono ai comproprietari e il 15 maggio richiesero all’allora sindaco Michel Barbet un’ordinanza di bonifica regolarmente emessa 16 luglio 2019.

Durante le indagini emerse che l’area trasformata in discarica corrispondeva alle particelle 323 e 324 del Foglio 16 del Prg, la prima grande 4.313 metri quadrati e la seconda 3.240, entrambe a destinazione agricola e rientranti nel patrimonio dell’ex Istituto Santo Spirito, ossia proprietà della Asl, almeno secondo la visura dei Registri della Conservatoria.

Gli agenti rimasero di stucco davanti alla visura del Catasto, dove invece il proprietario risultava essere la “Dama Fuel” srl di Roma, società specializzata nella gestione di prodotti petroliferi.

Per non sbagliare destinatario, l’ex sindaco Barbet emise l’ordinanza a carico sia della Asl Roma 5 che della “Dama Fuel”.

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