GUIDONIA – “Dante” va al liceo, il maestro Pupi Avati incontra duemila studenti

Il regista e scrittore a confronto coi ragazzi del “Majorana-Pisano” per il primo film sulla vita del “Sommo Poeta”

E’ il primo film nella storia del cinema mondiale sulla vita del “Sommo Poeta” distribuito nelle sale dal 22 settembre.

Si intitola appunto “Dante” ed è ispirato al libro di Giovanni Boccaccio “Trattatello in laude di Dante”. Dedicato a tutti i “Dantisti di ieri e di oggi” recita la didascalia della locandina del film diretto da Pupi Avanti.

Stamane, venerdì 21 ottobre, l’84enne regista, sceneggiatore e scrittore, vincitore nella sua carriera di David di Donatello, Nastri d’argento e Ciak d’Oro è arrivato a Guidonia Montecelio per incontrare 2023 studenti dell’Istituto Superiore d’Istruzione “Majorana Pisano”.

Al multisala “The Space” gli allievi del Liceo Scientifico, del Liceo Linguistico, del Liceo Musicale, del Liceo delle Scienze Umane e dell’Istituto tecnico “Leonardo Pisano” hanno assistito alla proiezione di “Dante” insieme ai docenti e al preside Eusebio Ciccotti.

Al termine della visione il regista Pupi Avati si è confrontato coi ragazzi rispondendo a tutte le loro curiosità sul film interpretato da Sergio Castellitto nel ruolo di Boccaccio narratore e del giovane attore di Monterotondo, Alessandro Sperduti, nei panni di un giovanissimo Dante.

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Ai ragazzi che gli hanno chiesto perché un film su Dante, Avati ha raccontato di aver deciso di scrivere la sua ultima opera ben 22 anni fa, di aver effettuato una accurata ricerca dal punto di vista filologico con la collaborazione di studiosi danteschi, di aver ricostruito costumi e scenografie ispirandosi ai dipinti trecenteschi.

Agli studenti più acuti Pupi Avati ha raccontato che il suo regista preferito è stato Federico Fellini e di aver iniziato a scrivere sceneggiature accanto a Pier Paolo Pasolini.

Quindi il regista – prima di concedersi a foto ricordo e selfie – ha scherzosamente “interrogato” gli studenti sulla “Vita Nova” di Dante, su Guido Cavalcanti e naturalmente su Giovanni Boccaccio, il poeta che su tutti ha ispirato il suo ultimo film.

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Film definito intrigante dal preside e critico cinematografico Eusebio Ciccotti (nella foto sopra insieme al regista), “in cui Avati non rinunzia al suo stile espressionista. Un racconto che, in tempi difficili, farà riflettere i nostri studenti sui temi dell’amore e della pace”.

L’amore tra Dante e Beatrice, gli attori Alessandro Sperduti e Carlotta Gamba, due giovani poco più che adolescenti, colti di sguincio mentre si fissano, per pochi interminabili secondi, quando si incontrano per la via.

Quello che rimane negli occhi e nella memoria delle migliaia di studenti che andranno a vedere Dante di Pupi Avati – conclude il preside Ciccotti – è racchiudibile in due messaggi:

a) l’amore vero per tutta la vita esiste, e, quasi sempre, parte da uno sguardo;

b) non voglio essere un italiano litigioso che si combatte e si uccide da secoli”.

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