Mamma non può consegnare l’acqua ai figli a scuola: chiama i carabinieri

Il caso nell'anconetano

È stato necessario l’intervento dei carabinieri per calmare le acque. Mercoledì scorso, alla scuola primaria di Marina di Montemarciano (Ancona), una mamma voleva consegnare due bottigliette d’acqua ai suoi bambini ma non ha potuto.

Poiché rimangono a scuola fino alle 13.30, metto sempre nei loro zaini una bottiglietta d’acqua” racconta la donna. “Mercoledì mattina me ne sono dimenticata e così ho pensato di andare a comprarla al supermercato più vicino e portargliela. Ma quando l’ho consegnata ai collaboratori scolastici, mi è stato detto che non potevano prenderla”. La storia è riportata dal Corriere Adriatico.

L’acqua negata

La signora, incredula, si è agitata perché reputava inammissibile che le venisse negato di far avere l’acqua ai suoi figli. Non pretendeva di entrare lei, ma di farla avere tramite il personale. “Mi è stato spiegato che il regolamento, adeguato a causa delle disposizioni contro il Covid, non consentiva di introdurre nulla. Credo però che ormai sia superato e sarebbe opportuno modificarlo, perché può capitare a un genitore di dimenticare la merenda o l’acqua. Bastava solo un po’ di buon senso”.

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Ma l’istituto è stato irremovibile: nessuna deroga al regolamento. Il personale ha rassicurato la madre che, se avessero avuto sete, i bambini sarebbero potuti andare in bagno a bere. (F.L.)

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