PALESTRINA – Smantellata una centrale dello spaccio, tre pusher condannati

Circa 150 dosi di cocaina e crack, il Tribunale di Tivoli riconosce la lieve entità

Avevano adibito un appartamento a centrale del narcotraffico: dosi di cocaina e crack confezionate, pipe per fumare la polvere bianca, bilancini di precisione e un sistema di videosorveglianza per evitare irruzioni delle forze dell’ordine.

Tuttavia le misure di sicurezza adottate non erano state sufficienti per evitare di finire agli arresti domiciliari e di essere processati.

Per questo ieri, giovedì 21 settembre, il Tribunale di Tivoli ha condannato in rito abbreviato per spaccio di sostanze stupefacenti a due anni di reclusione col beneficio della pena sospesa Nicholas B. e Tiziano S., entrambi 20enni incensurati di Valle Martella, e la stessa pena è stata inflitta ad Angelo C., 41 anni di Palestrina, già noto per reati specifici.

I tre pusher erano stati arrestati il 14 marzo scorso dagli agenti del Commissariato di Frascati e trovati in possesso di 20 grammi di cocaina, 11 grammi di crack, materiale utile per il confezionamento e circa 2 mila euro in contanti.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, una fonte confidenziale aveva “soffiato” ai poliziotti che in una casa isolata di Palestrina Angelo C. spacciava cocaina e crack con la complicità dei due ventenni.

LEGGI ANCHE  MONTEROTONDO - Guida col cellulare in mano, multa e patente sospesa

Così gli agenti si erano appostati nei pressi del fabbricato e avevano notato che sull’antenna erano state installate due telecamere dirette verso i due sensi di marcia della strada. Durante l’osservazione gli investigatori avevano anche appurato che le consegne dello stupefacente avveniva solitamente attraverso una grata del cancello di ingresso che rimaneva chiuso.

Verso le 16,30 era sopraggiunta una Fiat Panda con un uomo a bordo, bloccato dai poliziotti al momento dello scambio. Angelo C. fu pizzicato con tre dosi di cocaina in una mano e tre dosi di crack nell’altra oltre ai 70 euro appena ricevuti dal cliente nella tasca dei pantaloni.

A quel punto, altri poliziotti avevano scavalcato il cancello per fare irruzione in casa. All’interno c’erano i due ventenni incensurati: Tiziano S. era stato trovato in possesso di 100 euro – sei pezzi da 10 e due da 20 euro – mentre in una tasca dei pantaloni di Nicholas B. erano stati rinvenuti 1760 euro in banconote da 50 e 20 euro, qualcuna da 10 euro e un paio da 5 euro.

LEGGI ANCHE  MARCELLINA - “La vera Lettera di Babbo Natale”, emozioni e sogni per grandi e piccini

Durante il blitz gli agenti avevano sequestrato 23 dosi di crack e 53 di cocaina, oltre ad un bilancino elettronico di precisione, due pipe di metallo per fumare il crack, 4 block-notes con nomi e cifre riconducibili all’attività di spaccio.

Le analisi chimiche avevano accertato che la cocaina era idonea al confezionamento di circa 142 dosi singole medie.

Una quantità sufficiente alla Procura di Tivoli per contestare ai tre pusher l’ingente quantitativo.

Nel processo col rito abbreviato celebrato ieri a Tivoli, il Giudice Emanuela Maria Francini ha ritenuto meritevole di pregio la tesi difensiva sostenuta dall’Avvocato Alessio Bonicoli, difensore di fiducia dei tre imputati, derubricando il capo di imputazione nella ipotesi di spaccio di lieve entità.

Ai due ventenni incensurati è stata concessa la sospensione della pena e la remissione in libertà, mentre il 41enne pregiudicato resta ai domiciliari anche a fronte della recidiva reiterata quinquennale.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.