E’ uno dei luoghi simbolo della Città e presto diventerà Museo dell’industria della carta.
Iniziano lunedì 25 marzo a Tivoli i lavori rigenerazione urbana, recupero, rifunzionalizzazione e musealizzazione del blocco edilizio vincolato dell’ex cartiera Amicucci Parmegiani.
Per questo per sei mesi e mezzo scatta il divieto di transito e sosta nella zona medievale di Tivoli.
Lo stabilisce l’ordinanza numero 117 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA– firmata oggi, venerdì 22 marzo, dal Comandante della Polizia Locale Antonio D’Emilio.
Il provvedimento prevede la chiusura al traffico e al parcheggio in piazza Domenico Tani dalle ore 07 del 25 marzo 2024 alle ore 24,00 del 30 settembre 2024.
I lavori sono finanziati per un importo pari a 6 milioni 157.624 euro ottenuti dal Comune di Tivoli nell’ambito del bando per investimenti in progetti di rigenerazione urbana pubblicato dal Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Il progetto prevede la trasformazione di parte del blocco edilizio vincolato in un Museo dell’Industria della Carta, testimonianza del ruolo che le cartiere hanno svolto per la città di Tivoli nel corso della storia.
REALIZZATA ANCHE UNA PIAZZA BELVEDERE
Il progetto riguarda la parte della ex cartiera non interessata dall’Auditorium e prevede la demolizione delle volumetrie esistenti alla quota di piazza Tani (quota +208.00), non sottoposte a tutela, e la realizzazione di una nuova piazza belvedere, quale nuovo spazio pubblico attrezzato in grado di connettere il centro storico con il paesaggio naturale.
Coerentemente alle prescrizioni di vincolo, si prevedono il mantenimento e il restauro dei volumi esistenti che consentono l’accesso da piazza Tani, che ospiteranno spazi per infopoint e bookshop a est, e l’inserimento di un nuovo volume di connessione verticale che consente l’accesso alle quote inferiori, a ovest.
Il primo livello del museo di archeologia industriale (quota +204.00 m) accoglierà esposizioni temporanee, installazioni multimediali, legate all’arte contemporanea e alla memoria della filiera della carta: l’obiettivo sarà creare uno spazio flessibile e connotato da allestimenti temporanei con un layout fluido e a forte impatto visivo.
Un nuovo volume di connessione verticale interno consentirà l’accesso al secondo livello del museo, che ospiterà laboratori didattici, una sala conferenze per circa 100 posti, e uffici.
L’ESPOSIZIONE DEI VECCHI MACCHINARI
Il terzo e il quarto livello del museo saranno dedicati alla esposizione permanente e conserveranno la maggior parte dei vecchi macchinari e dei manufatti produttivi della cartiera attualmente presenti (macine in pietra, bollitori, forni in muratura laterizia) che costituiranno gli elementi caratterizzanti dei nuovi spazi espositivi.
La cartiera Amicucci, la cui presenza a Tivoli è documentata fin dall’Ottocento, è stata importante centro produttivo della città, capace di sfruttare le risorse naturali, come la presenza del vicino fiume Aniene.
È stata anche custode di reperti storici: nel 1952, nel corso di alcuni lavori di ampliamento, vennero alla luce i resti di una necropoli risalente al VI-V secolo a.C. Negli anni Sessanta e Settanta cambiò proprietà e divenne “Cartiera Parmeggiani”.
Dopo anni di abbandono, nel 2000 fu acquistata dal Comune di Tivoli.
Nel 2009 un importante crollo interessò parte della struttura. Oggi, a 14 anni di distanza, partono i lavori per il suo recupero.