TIVOLI – Il Comune dichiara guerra al ristorante “Incannucciata”

Contestati presunti abusi edilizi, ma il Tar blocca tutto e vuole vederci chiaro

La dichiarazione di guerra è arrivata poco più di un mese fa con un ordine di demolizione di presunti abusi edilizi e l’apposizione dei sigilli ai locali considerati affetti da irregolarità.

Il Comune di Tivoli contro il “Ristorante Incannucciata”, il rinomato locale di piazzale delle Nazioni Unite ubicato dal 1870 all’interno dello Stallone degli Estensi.

La vicenda emerge dall’ordinanza numero 16077 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - pubblicata oggi, mercoledì 4 settembre, dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio.

Almeno per il momento, i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dal professor avvocato Luca Giusti per conto della “Taverna della Rocca di Severino Camilli & C. sas”, la società che dal 20 dicembre 2002 gestisce in affitto i locali dell’edificio appartenente al Demanio Pubblico dello Stato risalente al 1600 annesso al complesso delle Scuderie Estensi e della Rocca Pia, vincolato per interesse storico ed artistico.

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Dall’ordinanza pubblicata oggi emerge che lo scorso 29 maggio il settore Urbanistica del Comune di Tivoli con l’ordinanza numero 232 ha imposto alla società la demolizione di presunti abusi edilizi, risalenti al 1940-1951.

Opere che, a detta della “Taverna della Rocca” sono state tutte progressivamente condonate entro il 1959, molto prima della “legge ponte” del 1967.

Dal provvedimento del Tar del Lazio emerge inoltre checon l’ordinanza numero 232 l’Ufficio Urbanistica ha ordinato l’apposizione dei sigilli su tutti i presunti locali affetti da presunti abusi edilizi.

Inoltre il 4 luglio scorso con un’altra ordinanza il Comune di Tivoli ha imposto alla società il divieto di esercizio di attività commerciale nei luoghi che l’amministrazione comunale definisce come “abusivi”.

Il Tar ha riconosciuto le ragioni del ristorante, per cui sospeso l’efficacia degli atti emessi dall’amministrazione comunale e fissato la prossima udienza il 18 febbraio 2025.

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Nel frattempo i giudici hanno disposto una verifica alla Regione Lazio – Direzione “Urbanistica e politiche abitative, pianificazione territoriale, politiche del mare” – Area “Vigilanza urbanistico-edilizia, poteri sostitutivi, accertamenti di compatibilità” con facoltà di delega.

Il verificatore dovrà descrivere lo stato dei luoghi e accertare se effettivamente sussistano gli abusi edilizi rilevati dal Comune di Tivoli, precisando l’epoca in cui essi furono realizzati, i responsabili dei medesimi e l’eventuale sussistenza di provvedimenti di condono o sanatoria riferiti alle opere in questione.

Secondo il Tar, la verifica dovrà avere luogo, nel contraddittorio delle parti, entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza emessa oggi.

La relazione conclusiva sarà depositata entro il termine del 15 dicembre 2024.

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