TIVOLI – Rivolta a scuola, i Giovani Comunisti al fianco degli studenti del “Volta”

Nicolò Facchi: "Cancelli chiusi con le catene? E' profonda la frustrazione accumulata"

In riferimento all’articolo TIVOLI – Rivolta a scuola, gli studenti: “Altro che disciplina, ecco perché protestiamo”, da Nicolò Facchi, responsabile dei Giovani Comunisti – Rifondazione Comunista di Tivoli riceviamo e pubblichiamo:

Nicolò Facchi, responsabile dei Giovani Comunisti – Rifondazione Comunista di Tivoli

“I Giovani Comunisti della Rifondazione Comunista di Tivoli esprimono il loro pieno sostegno alla legittima protesta degli studenti dell’Istituto Alessandro Volta. Le ragioni di questa mobilitazione non sono solo risibili questioni quotidiane, ma un grido di allerta su condizioni scolastiche inaccettabili che influiscono negativamente sul diritto allo studio e sul benessere degli studenti.

La mancanza di servizi basilari come bar e distributori automatici è solo la punta dell’iceberg.

Un momento della protesta organizzata stamane dagli studenti dell’Istituto tecnico “Alessandro Volta” di Tivoli

Gli alunni non hanno nemmeno accesso ad acqua potabile, costretti a bere da rubinetti poco igienici, evidenziati dalla presenza visibile di calcare e da un ambiente in cui l’igiene non è garantito.

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La presenza di blatte nei bagni, sia vive che morte, è un ulteriore segnale del degrado in cui versa l’istituto.

In aggiunta a questi problemi, gli alunni devono anche affrontare il malfunzionamento dei sanitari e i disagi derivanti dai lavori in corso all’interno della scuola. L’odore intenso della vernice invade aule e corridoi rendendo difficile la concentrazione e creando un ambiente poco salubre per lo studio.

Sottolineiamo anche la questione del sovraffollamento: le classi sono costrette a utilizzare laboratori o addirittura l’aula magna per le lezioni ordinarie, una situazione insostenibile che mette a rischio la qualità della didattica.

Riteniamo inaccettabile la risposta da parte della dirigenza scolastica che continua a ignorare le problematiche sollevate dagli studenti privilegiando un’impostazione basata su ordine e disciplina senza entrare nel merito delle loro richieste.

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Appoggiamo fermamente gli studenti nel loro diritto a farsi ascoltare e nel cercare migliori condizioni scolastiche. Chiudere i cancelli può sembrare una soluzione drastica, ma ci rende chiaro quanto sia profonda la frustrazione accumulata.

Invitiamo le istituzioni competenti ad adottare al più presto misure concrete per migliorare la situazione presso l’Istituto Alessandro Volta. La scuola deve tornare a essere un luogo di apprendimento sicuro e accogliente per tutti gli studenti.

Solidarietà agli studenti del Volta!”.

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