GUIDONIA – Tormentata dall’ex, la vittima salvata da un giovane albanese

Il ragazzo ha rischiato la vita per sottrarre la 33enne italiana dalla furia del fidanzato lasciato

Le amiche l’hanno sostenuta, ma il passante le ha salvato la vita.

E’ quanto emerge da un comunicato stampa diffuso oggi, venerdì 25 ottobre, dalla Polizia di Stato in relazione all’arresto di D.R., un cinquantaseienne italiano incensurato di Guidonia, gravemente indiziato di atti persecutori, lesioni personali e danneggiamento in danno della sua ex compagna (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Nella nota la Polizia sottolinea che, in questa circostanza, l’intervento della Procura di Tivoli e del Commissariato di Tivoli è stato sostenuto da un importante “cordone di solidarietà” posto in essere non solo dalle amiche della vittima, ma soprattutto dal coraggio di un giovane albanese che non ha esitato un momento a soccorrere la ragazza e a tentare di fermare l’aggressione a rischio della propria vita.

Persone che non hanno poi esitato, con senso di responsabilità, a rendere testimonianza di quanto fosse di loro conoscenza, contribuendo a sottrarre la giovane alla morsa della violenza.

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Stando al comunicato stampa l’arresto è stato eseguito martedì 22 ottobre dagli agenti del Pool Antiviolenza del Commissariato di Tivoli in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli.

Gli investigatori hanno ricostruito un grave quadro indiziario, costituito da una serie di gravissime condotte messe in atto dall’uomo dopo la fine della relazione con la vittima, in una rapida escalation.

Da circa un anno infatti l’uomo perseguitava la sua ex compagna, con minacce, offese, inseguimenti, appostamenti, continue intrusioni nella sua sfera privata ed aggressioni fisiche, anche alla presenza di testimoni.
La donna, dopo aver accettato un ultimo incontro, subiva una grave aggressione dall’ex compagno, che si recava poi anche sul posto di lavoro, minacciando di distruggere il suo ufficio.

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Ancora, il 7 ottobre scorso la inseguiva con l’auto ad alta velocità la costringeva a fermarsi e la schiaffeggiava con violenza tanto da farla cadere a terra.

“Un coraggioso cittadino albanese, cui va il nostro ringraziamento per non essersi voltato dall’altra parte, attirato dalle urla della ragazza interveniva in sua difesa, ma diveniva egli stesso oggetto di aggressione”, si legge sempre nella nota della Polizia.

Per tali gravi fatti il Gip del Tribunale di Tivoli ha disposto la misura più afflittiva della custodia cautelare in carcere, evidenziando “la concreta possibilità che l’indagato possa porre in essere condotte ancor più gravi in danno della donna”.

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