MONTEROTONDO - “Elezioni falsate”, la candidata denuncia: a rischio il risultato delle urne?

Antonella Carosi della lista di Fratelli d’Italia annuncia querela di falso

Le ultime elezioni comunali di Monterotondo sono state falsate? Quanto è concreto il rischio che venga annullata la vittoria al primo turno per la coalizione di Centrosinistra guidata dal riconfermato sindaco Riccardo Varone?

Sono soltanto due delle domande che da giorni scuotono l’ambiente politico della città eretina, da quando è stata annunciata querela di falso da parte di Antonella Carosi, una cittadina di Monterotondo che alle elezioni dell’8-9 giugno 2024 ha concorso per il rinnovo del consiglio comunale come candidata consigliera nella lista di Fratelli d’Italia a sostegno di Simone Di Ventura, candidato sindaco del Centrodestra.

Gli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini e Antonella Carosi

L’annuncio pubblico della querela è stato diffuso tramite i Social da parte degli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini, i due legali che hanno assistito Antonella Carosi nel ricorso al Tar del Lazio.

Il 9 giugno scorso Riccardo Varone è stato riconfermato sindaco di Monterotondo col 53,40% dei voti validi

Venerdì scorso 6 dicembre con l’ordinanza numero 22108 - CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA – i giudici amministrativi hanno infatti accolto la richiesta dei due avvocati e rinviato a dopo la presentazione della querela la trattazione del merito del ricorso finalizzato ad annullare il risultato elettorale che ha decretato la vittoria di Riccardo Varone, diventato sindaco per la seconda volta, con una percentuale del 53,40% dei voti validi.

Il ricorso di Antonella Carosi punta a invalidare i provvedimenti di ammissione lista numero 14 denominata “Voglio vivere così” e della lista numero 15 denominata “Alleanza Verdi Sinistra”, entrambe della coalizione a sostegno di Varone.

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In realtà, la battaglia giudiziaria della candidata di Fratelli d’Italia era iniziata con un primo ricorso – 06613/2024 – per ottenere dalla Commissione Elettorale Circondariale presso il comune di Tivoli tutti gli atti relativi alla presentazione delle candidature e alle liste ammesse alla competizione elettorale di Monterotondo.

Ma all’istanza di accesso agli atti Antonella Carosi si era vista rispondere l’11 giugno 2024 con una PEC dal presidente della Sottocommissione Elettorale Circondariale, che le aveva consentito di avere soltanto il verbale di ammissione della lista di Fratelli d’Italia in cui si era candidata.

Così il 29 ottobre scorso il Tribunale Amministrativo col provvedimento cautelare numero 19038 –CLICCA E LEGGI IL PROVVEDIMENTO CAUTELARE - ha ordinato alla Sottocommissione elettorale e al Comune di Monterotondo l’esibizione degli atti richiesti entro 48 ore.

Dall’annuncio pubblico sui Social dei legali emerge che a quel punto Antonella Carosi ha delegato un consulente, ex funzionario del Ministero dell’Interno, e lo stesso Avvocato Vincenzo Iacovino a prendere visione degli atti presso la sede della Sottocommissione elettorale circondariale.

“Fin dalla prima consultazione degli atti messi a disposizione dalla segreteria – spiega l’Avvocato Iacovino – sono subito emersi evidenti vizi che, qualora accertati, potrebbero inficiare la competizione per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Monterotondo”.

Su quei dati informali Antonella Carosi ha promosso un secondo ricorso – 07669/2024 – al Tar del Lazio, chiedendo innanzitutto di annullare le elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi proprio a seguito dell’annullamento dei provvedimenti di ammissione delle liste “Voglio vivere così” e “Alleanza Verdi Sinistra”.

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In subordine, Antonella Carosi ha chiesto di correggere l’esito delle elezioni e, conseguentemente, ordinare lo svolgimento del turno di ballottaggio perché, sottraendo il numero di voti raccolto dalle liste “Voglio vivere così” e “Alleanza Verdi Sinistra” la coalizione a sostegno di Varone non raggiungerebbe la maggioranza assoluta dei voti, necessaria per la proclamazione dell’elezione del sindaco al primo turno.

Venerdì il Tar, accogliendo la richiesta istruttoria, ha assegnato alla candidata di FdI il termine di 90 giorni, a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza, per presentare querela di falso alla Procura di Tivoli e ha rinviato per il prosieguo della trattazione al 9 aprile 2025.

“Lo studio Iacovino &associati, soddisfatto per il risultato, ha già ricevuto mandato per proporre formale querela di falso e denuncia penale per accertare e dimostrare la sussistenza dei gravi vizi riscontrati dalla semplice visura degli atti – annunciano i legali di Antonella Carosi – Qualora le autorità giudiziarie riscontreranno i denunciati vizi non solo si tornerà al voto ma si procederà per accertarne le responsabilità e chiedere il risarcimento dei danni civili, penali e contabili nei confronti di tutti coloro che saranno riconosciuti responsabili di aver posto in essere condotte non conformi a legge”.

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