CALCATA – Morgan Croce si aggiudica il Campionato regionale di Subbuteo

Battuto in finale Andrea Strazza con un rotondo 3-0

Era il favorito della vigilia e non ha tradito le aspettative.

Morgan Croce, 55enne romano di nascita ma vive a Calcata, uno splendido borgo in provincia di Viterbo, ha fatto suo anche il Campionato Regionale di Subbuteo anno 2025 disputatosi ieri nella splendida cornice romana del Centro Sportivo in Miniatura. 

Ha battuto in finale, con un secco 3-0, Andrea Strazza (altro favorito della vigilia) aggiungendo un ulteriore titolo al suo già ricco palmares.

Nella bacheca di Morgan, infatti, troviamo un campionato mondiale, due titoli italiani, due campionati regionali, due titoli italiani “zuego” e 74 tornei vinti.

Dopo una lunga militanza su campi di calcio come portiere (al suo attivo oltre 500 gare tra prima categoria, promozione ed eccellenza), oggi Morgan si dedica ad allenare i portieri: “Sono l’allenatore dei portieri dell’Avezzano calcio in serie D – esordisce – una passione quella del calcio che mi porto sin da bambino”.

Come hai iniziato a giocare in porta?

“Essendo nato nel 1970 come tutti i bambini a cui piaceva il calcio – prosegue – la maggior parte del nostro tempo era passato giocandoci, ovunque…per strada (sono nato a Testaccio a Roma e ancora era possibile giocare per strada… all’oratorio, in piazzetta a calcata (borgo dove prima di viverci passavamo con la mia famiglia le varie festività) a volte anche a casa con la pallina da tennis e le porte fatte con le sedie….

ho sempre voluto giocare in porta e quando la società sportiva di testaccio fece una leva per i bambini di 10 anni andai con i miei amici e cosi è iniziata la mia “vita da portiere” durata fino al 2011 con piu’ di 500 partite tra 1 cat promozione e eccellenza”.

Una vita da portiere che l’ha portato a girare l’Italia e non solo (ha giocato anche in Germania e in Spagna prima di appendere gli scarpini al chiodo a 41 anni).

Morgan è un fiume in piena.

“Quando ho smesso di giocare – prosegue – ho continuato ad allenare i portieri(lo facevo già dal 1998 quando giocavo…) settori giovanili, eccellenza, serie D e serie C”.

Non poteva ovviamente mancare la domanda di rito su quali fossero i suoi idoli, o a chi si ispirava quando solcava i campi di gioco.

“I  miei miti – ci dice – sono stati Rinat Dasaev, Giovanni Galli e soprattutto Luca Marchegiani”.

Un vero e proprio amore per la maglia biancoceleste visto che si professa tifoso laziale. Ma come ti sei avvicinato al Subbuteo?

“La passione per il subbuteo è consequenziale al calcio…se pioveva e magari non potevamo giocare fuori in casa c’era il subbuteo.in quegli anni un po tutti i ragazzini amanti del calcio lo avevano – racconta – ho cominciato a giocarci a calcata grazie a 2 cari amici(matteo e ramon) poi anche con gli amici a roma del quartiere (andrea danilo…).poi tramite il guerin sportivo mi sono iscritto ai guerin subbuteo 83 84 85 per poi giocare solo con gli amici fino al 91 dove partecipando ad un torneo organizzato dal corriere delllo sport entrai nel giro della federazione”.

Numeri impressionanti quelli di Morgan: imbattuto sul campo per 10 anni (ha perso solamente in due occasioni e peraltro agli shoot out), in gare ufficiali dal 2014 al 2024.

Numeri che migliorano maggiormente se ci si aggiungono pure le amichevoli: “In 20 anni – continua – ho giocato 4905 partite e ne ho perse 44 di cui 11 ai tiri piazzati”.

Il Subbuteo per te rappresenta oggi come oggi più un gioco o uno sport?

“Secondo me è un gioco – afferma – Il giocatore di subbuteo non necessita di forza esplosiva, di lavori aerobici lattacidi, di velocità e rapidità ….seppur in qualsiasi cosa che facciamo stare bene fisicamente aiuta; ho visto giocatori assolutamente “non in forma” fortissimi.

In ogni gioco la tecnica è predominante (nel subbuteo non necessita di sforzi fisici…ma di ripetitività…)”.

Perché ragazze e ragazzi si dovrebbero avvicinare a questo gioco, in un mondo in cui i pc, i telefonini ecc la fanno da padrone ?

“Parliamo di ragazzi anche se la maggior parte dei giocatori è gente adulta…. – conclude – per i giovani (bisogna essere di partenza appassionati di calcio…) è un gioco che stimola tanti aspetti di cui il primo è che,  non essendoci niente di meccanico o prestabilito (tipo pc telefonini playstation…), ognuno determina da se quello che avviene, non c’è un uso meccanico ma di sensibilità delle proprie mani, aiuta a dover controllare e gestire la propria emotività e sicuramente facendo parte di un club di un gruppo crea comunque rapporti sociali amicizia e non isolamento sociale che è tra i più gravi problemi dei giovani”.

Da segnalare l’ottimo risultato raggiunto dai ragazzi del Subbuteo Club Fontenuova.

In primis Alessandro Greggi che, dopo un girone eliminatorio a dir poco proibitivo, relegato nel tabellone cadetti, ha ritrovato forza, concentrazione ed energia, diventano un vero e proprio rullo compressore e giungendo fino in finale dove è stato sconfitto con un secco 3-0 da Davide De Maggi.

“Ero molto stanco – ci dice – contentissimo per il risultato raggiunto che sinceramente non mi aspettavo. Addirittura ero venuto da solo con la mia auto così se perdevo me ne potevo tornare subito a casa”.

Una finale raggiunta dopo due vittorie colte agli shoot out dapprima nei quarti con Lombardo e poi nella semifinale con Scannavini.

“Sono stato molto concentrato – prosegue – agli shoot out è una vera e propria lotteria e come con i rigori nel calcio può accadere di tutto. Ieri mi è andata bene ma adesso penso solo a concentrarmi per i prossimi obiettivi”.

E quali sono ce lo racconti.

“In primis stasera comincia il Torneo La Torre all’interno del Club che frequento e ci tengo a fare bella figura. E poi il prossimo obiettivo è la tappa del Guerin Subbuteo in programma il 5-6 aprile a Vitorchiano (VT), e quindi a Maggio la Coppa Italia a squadre a Castiglione della Pescaia”.

Ottimo anche il torneo disputato da Alessandro Terracciano (che ancora una volta come accaduto nella scorsa competizione del Primo Trofeo Città di Fonte Nuova) passa agevolmente il girone eliminatorio e accede al Tabellone Gold dove trova semaforo rosso contro Marco Nicastro, e di Patrizio Balice che dopo aver passato anche lui il turno eliminatorio da secondo nel girone, si è vista la strada sbarrata da Michele Fenucci.

Un discorso a parte, invece, le prove di Giuseppe Tassone e Giovanni Genna.

Il primo ha visto la sua gara degli ottavi di finale del torneo cadetti condizionata fortemente da un grossolano errore arbitrale che ha spinto alla vittoria Davide De Maggi (poi vincitore del tabellone) mentre il secondo è stato sconfitto per 2-1, sempre da De Maggi che (dopo una partita completamente in balia dell’avversario), ha trovato il gol della vittoria sul fischio della sirena.

Onore comunque a tutti gli atleti del club nostrano che si sono presentati in cinque ai nastri di partenza e che ora hanno tutti nel mirino come prossimo obiettivo la tappa del Guerino.

Per concludere una curiosità sul vincitore.

Se vi capitasse di avere la possibilità di vederlo giocare sul panno verde, sareste davvero fortunati perche’ , riprendendo e rivisitando un antico detto … Croce e delizia per gli occhi….

(Giovanni Genna)

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