TIVOLI – Musulmani e cristiani in Moschea per una convivenza pacifica

Incontro interreligioso e pasto serale per la rottura del digiuno nel mese di Ramadan

Ieri sera, giovedì 20 marzo, si è svolto un importante incontro interreligioso presso il Centro culturale “Al Abrar”, al civico 2 di via Tazio Nuvolari, nella zona industriale del Barco, a Tivoli Terme, luogo di culto per migliaia di cittadini marocchini, egiziani, tunisini, pakistani, bengalesi, albanesi, romeni e perfino italiani, di fede islamica.

Un momento della serata di ieri presso il Centro culturale “Al Abrar” di Tivoli Terme

All’incontro hanno partecipato Don Enea Accorsi, parroco della Chiesa Tempio degli Angeli a Colle Fiorito di Guidonia, oltre a rappresentanti della Delegazione Interreligiosa di Tivoli e della Comunità musulmana del Centro Culturale Al Abrar.

L’evento, organizzato in una delle sere nel sacro mese di Ramadan, ha rappresentato un prezioso momento di dialogo e condivisione tra le due comunità di fede, sottolineando l’importanza della fratellanza, dell’inclusione e della solidarietà come valori fondamentali per una convivenza armoniosa.

LEGGI ANCHE  FONTE NUOVA - Paolo Marino, raccolta fondi per la famiglia del motociclista morto sulla Nomentana

Secondo un comunicato stampa del Centro culturale “Al Abrar”, durante l’incontro, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle rispettive tradizioni religiose, ponendo domande, approfondendo temi di comune interesse e scoprendo, con meraviglia, quanto cristianesimo e islam condividano principi di amore, giustizia e compassione. È stato uno spazio di apertura e comprensione reciproca, in cui si è rafforzata la consapevolezza che, al di là delle differenze, vi è un forte legame umano e spirituale che unisce i credenti di entrambe le fedi.

L’incontro è culminato con la partecipazione congiunta all’Iftar, il pasto serale che segna la rottura del digiuno nel mese di Ramadan. Oltre alla cena tipica, è stato allestito un ricco buffet di dolci tradizionali, offrendo ai partecipanti l’occasione di gustare insieme le specialità della cultura islamica in un’atmosfera di calore e convivialità.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Matrimoni e unioni civili al Museo: dirsi “sì” costa fino a 750 euro

Più di un semplice pasto, l’Iftar è stato un gesto di accoglienza e unità, un momento in cui il cibo è diventato un simbolo di pace e condivisione tra le due comunità.

L’evento si è concluso con la consapevolezza che il dialogo interreligioso non è solo possibile, ma necessario per costruire una società più aperta e armoniosa. Musulmani e cristiani, seduti fianco a fianco, hanno potuto riconoscere nelle parole e nei gesti degli altri riflessi della propria fede, comprendendo che, nonostante le differenze, ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide.

In un mondo spesso segnato da divisioni e incomprensioni, momenti come questo rappresentano un segnale di speranza, dimostrando che la convivenza pacifica si costruisce attraverso il rispetto, il dialogo e la volontà di conoscersi davvero.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.