Un approccio non ideologico al sistema sanitario italiano e più coraggio da parte del sistema bancario nel supportare le imprese private della sanità accreditata, nell’interesse della salute pubblica dei cittadini.
Sono due degli spunti lanciati nel corso della tavola rotonda “Partnership Pubblico-Privato: un approccio a 360 gradi per trasformare la Sanità” da Cristopher Faroni, Presidente del Gruppo INI, dal palco dell’Italy Healthcare Innovation Summit.
L’evento che ha radunato oltre 30 relatori tra le più importanti realtà della sanità italiana, si è svolto a Milano ieri, mercoledì 7 maggio, ed è stata occasione di confronto sulla sanità del futuro, tra collaborazione pubblico-privato, medicina di prossimità e integrazione territoriale.
“Parlando di Sistema Sanitario Nazionale – esordisce Faroni – è doveroso ricordare a cittadini, operatori di settore e media, che le strutture private accreditate sono parte integrante del servizio sanitario pubblico ed erogano prestazioni di alta qualità.
Ancora oggi una parte dei rappresentanti parlamentari, con un pregiudizio puramente ideologico, invoca una sanità esclusivamente pubblica, senza gli operatori privati.
Bisogna avere anche la trasparenza di dire con chiarezza che se così fosse il sistema collasserebbe in meno di un giorno.
Senza considerare che nel pubblico oramai tanti servizi sono appaltati esternamente a privati”.
Il Presidente del Gruppo INI ha poi posto l’accento su un altro aspetto centrale, quello del supporto alle imprese private della sanità accreditata da parte del sistema bancario: “Faccio un appello agli istituti di credito – ha proseguito – perché abbiano più coraggio nel supportare le imprese della sanità, agevolando l’accesso al credito e agevolando anche il cittadino che vuole curarsi privatamente.
Altrimenti rischiamo di lasciare un patrimonio di esperienza, storia e tecnologia nelle mani dei fondi speculativi e mi chiedo: con quali conseguenze per il cittadino?”.