Il nome scientifico è Aedes albopictus, volgarmente nota come zanzara tigre.
Nell’ultimo ventennio si è diffusa in tutta Italia a causa delle mutate condizioni climatiche, con aumento della temperatura e dell’umidità, e da allora si sono registrati focolai epidemici di febbre da visus da Chikungunya.
La lotta alla zanzara tigre diventa efficace se tutti i cittadini collaborano anche osservando i consigli indicati nel testo dell’Ordinanza numero 258 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - firmata venerdì 20 giugno dal Sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo e valida fino al prossimo 31 dicembre.
Nel provvedimento viene evidenziato che per contrastare la diffusione delle zanzare le azioni di prevenzione e gli interventi larvicidi se attuati nelle sole aree pubbliche non sono sufficienti a contenere l’infestazione e che soltanto con l’intervento dei privati nelle aree di competenza, si riuscirà a mantenerla a livelli accettabili dal punto di vista della molestia e a ridurre al minimo i rischi sanitari.
Per questo l’ordinanza prevede:
– 1 Di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura, forma e dimensione – barattoli, secchi, bidoni, vasche, sottovasi, ecc… -, negli spazi aperti, pubblici o privati, compresi terrazzi, balconi, lastrici solari e qualsia luogo dove possa formarsi, anche occasionalmente, raccolta di acqua piovana o stagnante anche temporanea, al fine di evitare il formarsi di focolai di infestazione;
– 2 Di procedere ove si tratti di contenitori non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo – annaffiatoi, secchi, sottovasi, bidoni o altro materiale per le attività lavorative – oltre che allo svuotamento su terreno dell’acqua in essi contenuta, alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia: diversamente procedere al loro allontanamento ovvero ad una loro idonea chiusura (mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta).
Non si applicano tali prescrizioni alle ovitrappole (trappole per la cattura di uova di zanzare) inserite nel sistema di monitoraggio dell’infestazione, ove la procedura preveda l’utilizzo di prodotti contro le larve di zanzare;
– 3 Di trattare, in forma preventiva e periodica, l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche ed altre raccolte di acqua non rimovibili, presenti negli spazi di proprietà private o nelle corti delle strutture di pertinenza, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida ma rispettosi dell’ambiente, registrati e regolarmente autorizzati dal Ministero della Salute per tale uso, reperibili presso rivenditori specializzati (quali, a titolo di esempio, vivai, rivendite di prodotti per l’agricoltura e farmacie).
La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta: dovrà essere effettuato comunque almeno un trattamento ogni quattro settimane; indipendentemente dalla periodicità il trattamento deve essere effettuato entro 5 giorni da ogni consistente precipitazione atmosferica.
Il trattamento contro le larve di zanzara può essere eseguito direttamente da parte degli stessi proprietari o utilizzatori degli spazi oppure avvalendosi di imprese di disinfestazione; dovrà essere conservata la documentazione attestante l’avvenuto trattamento qualora effettuato da Ditte specializzate, ovvero il documento di acquisto dei prodotti utilizzati autonomamente.
Nel caso non sia possibile procedere al trattamento dei tombini, di provvedere alla chiusura degli stessi, delle griglie di scarico e dei pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con rete zanzariera che deve essere opportunamente mantenuta in condizioni di integrità e libera da foglie e detriti, onde consentire un regolare deflusso delle acque;
– 4 Di tenere sgombri i cortili, i giardini e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;
– 5 Di prosciugare completamente le piscine non in esercizio e le fontane; in alternativa eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi oppure immettervi pesci larvivori (gambusie, pesci rossi ecc.).
Qualora le piscine vengano ricoperte con teli è necessario svuotare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica l’acqua su di essi eventualmente accumulatasi a prevenzione dei luoghi di deposizione delle uova delle zanzare;
– 6 Di evitare innaffiamenti continui delle aree di pertinenza esterne alle proprietà, per non favorire la proliferazione di zanzare;
– 7 Di sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) e i contenitori utilizzati saltuariamente (es. piccoli annaffiatoi o simili), in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;
– 8 Di chiudere stabilmente con coperchi a tenuta ermetica gli eventuali serbatoi d’acqua (fusti, bidoni ecc.); in alternativa procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera a maglie molto fitte e ben fissata;
– 9 Di predisporre trappole larvicide e adulticide, di semplice ed economica realizzazione (i progetti sono facilmente reperibili nel WEB), posizionandole strategicamente nei luoghi di frequentazione e sverno delle zanzare, come aree umide, fresche e adombrate, balconi e terrazzi, giardini e vani scale, ecc;
– 10 Di sostituire frequentemente l’acqua nei contenitori dei fiori nei cimiteri e nel caso di utilizzo di fiori finti, di riempire i contenitori con sabbia o sassi, al fine di impedire il ristagno di acqua.
Inoltre tutti i contenitori utilizzati saltuariamente devono essere sistemati in modo da evitare la formazione di raccolte di acqua, rimuovendoli o capovolgendoli;
– 11 Di non utilizzare pneumatici come zavorre per teli plastici o per altra funzione che richieda la loro esposizione all’aperto, al fine di non favorire la proliferazione di zanzare nei ristagni d’acqua che si accumulano al loro interno;
– 12 Di verificare che le grondaie non siano otturate per evitare ristagni d’acqua ed assicurare lo stato di efficienza degli impianti idrici dei fabbricati, dei locali annessi e degli spazi di pertinenza, onde evitare raccolte di acqua stagnante anche temporanee;
– 13 Di convogliare in appositi apparati di scarico la condensa prodotta dagli impianti di climatizzazione degli edifici;
– 14 Di evitare la formazione di raccolte di acque anche luoghi poco accessibili o nascosti quali sotterranei, cantine, intercapedini, vespai, ecc.
– 15 Il divieto assoluto di utilizzo di zanzaricidi che prevedano una sospensione aerea dei preparati tramite, irrorazione, nebulizzazione, atomizzazione e altre modalità similari, in prossimità del Centro abitato delle località Albuccione, Bivio di Guidonia, La Sorgente, Collefiorito, Villalba, a tutela della presenza di persone residenti nel territorio di Guidonia Montecelio affette dalla una patologia MCS (Sensibilità Chimica Multipla, Allergie Multiple e Intolleranza a xenobiotici ambientali);
– 16 Il divieto, su aree pubbliche o limitrofe a queste, l’utilizzo di prodotti larvicidi e adulticidi, la cui composizione preveda la presenza di sostanze ad azione coformulante (solventi, tensioattivi, emulsionanti, ecc.) per le quali sia riconosciuta in etichetta la capacità di provocare lesioni alla pelle, agli occhi e/o alle vie respiratorie.
– 17 Di effettuare i trattamenti contro le zanzare adulte in maniera quanto più possibile razionale e volto a limitare il verificarsi di deriva incontrollata, pubblicizzato tramite i canali istituzionali. In particolare, di evitare l’impiego di prodotti Presidi Medico Chirurgici/Biocidi nella cui etichetta sia indicato uno o più dei seguenti codici di pericolo o “frasi H” (H311, H312, H314, H315, H317, H318, H319, H332, H335, H340, H341, H350, H351, H360, H362, H370, H371, H372, H373) e che contengano, comunque, sostanze classificate come mutagene, cancerogene, tossiche per la riproduzione e lo sviluppo embriofetale.
La presenza di tali sostanze si evince dalla scheda di sicurezza predisposta dai produttori che riporta la classificazione di sicurezza “frasi H”; l’intervento deve essere preventivamente comunicato alla Area VIII – U.O. Ambiente e Tutela del Territorio ambiente@comune.guidoniamontecelio.rm.it attraverso la compilazione dell’allegato modulo (ALLEGATO B – Modulo comunicazione adulticidi).
Le eventuali inadempienze saranno sanzionate nella misura non inferiore a 25 euro e non superiore a 500 euro.