Con ‘Il bello d’esser brutti’ l’autore si racconta in tutte le sue sfaccettature “facendo outing attraverso una psicanalisi terapeutica verso se stesso e verso il paese”.
Il disco è un insieme di mutevoli registri e contaminazioni di generi tra cui il rap, il rock, il reggae, il punk, il pop, il soul e l’indie. Chi ascolta viene introdotto in una dimensione intima dell’artista, in una visione personale e al tempo stesso condivisibile sospesa tra l’interiorizzazione del passato e la consapevolezza del presente.
Grandi nomi della musica italiana hanno, inoltre, collaborato a questa sua ultima fatica: Fedez, Club Dogo, Emiliano Valverde – Valerio Jovine, Nina Zilli, Il Cile, Neffa, Weedo, Thg, Beat freaks, Roofio, Max Pezzali, Steve Luchi ed Enrico Silvestrin.