Segna un meno 2,8% il reddito delle famiglie italiane nel 2020 (il calo maggiore dal 2012), nonostante il massiccio sostegno delle misure anti-crisi (per un totale di circa 61 miliardi di euro): a dirlo è l’Istat che segnala anche la contrazione del 10,9% dei consumi che dunque continuano ad andare male.
Rispetto a febbraio 2020, poi, nello scorso febbraio 2021, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce in quasi tutti i canali distributivi: la grande distribuzione (-5,8%), le imprese operanti su piccole superfici (-7,6%) e le vendite al di fuori dei negozi (-6,6%). Solo il commercio elettronico mostra un forte aumento (+35,8%).
Ritornando allo scorso anno, secondo l’Istituto nazionale di statistica, rimane la propensione al risparmio al 15,8%, era 8,2% nel 2019. La contrazione delle entrate fiscali e contributive e i provvedimenti dello Stato a supporto di attività produttive e famiglie (di cui circa 2 milioni rimangono a rischio povertà assoluta) hanno determinato un forte aumento dell’indebitamento delle amministrazioni pubbliche, che si è attestato a -156,9 miliardi di euro.