Ne ammazza più l’inquinamento atmosferico che il Covid. E ciò è detto non per sottovalutare la proporzione di morte che implica il contagio dal coronavirus sviluppato dal 2019, bensì per mettere in risalto le proporzioni delle malattie causate da insalubrità dell’aria.
È infatti stato stabilito che l’atmosfera appesantita da gas di scarico delle società industriali sono il fattore determinante per aumentare il dato sulle polmoniti. Questo perché si riduce l’efficacia delle protezioni naturali dell’organismo. A dirlo è l’associazione internazionale che si batte per preservare livelli accettabili di respirabilità dell’aria, la Every Breath Counts Coalition. Nel 2019 le polmoniti hanno causato due milioni e mezzo di morti. Con il Covid nel 2020 questo ferale bilancio è arrivato a quattro milioni di decessi. La polmonite è l’infezione che per tipologia produce più morti. Dall’analisi dei dati però si evince che uno dei fattori facilitatori della diffusione di questo virus si ravvisa proprio nell’inquinamento atmosferico.