Combattè sul fronte albanese e su quello montenegrino, prima di essere fatto prigioniero dei tedeschi e morire per una malattia ai polmoni a soli 24 anni.
Così ieri, martedì 28 gennaio, a Giuseppe Pannunzi di Subiaco è stata conferita la medaglia d’oro destinata a cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti.
Un familiare di Giuseppe Pannunzi riceve la medaglia d’oro dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini
La cerimonia, organizzata in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, si è svolta presso la Sala della Protomoteca di Roma Capitale in Palazzo Senatorio presso il Campidoglio alla presenza del prefetto di Roma, Lamberto Giannini, Noemi di Segni, Presidente dell’Unione comunità ebraiche italiane, Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Pasquale Angelosanto Coordinatore Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, e Giulio Bugarini assessore di Roma Capitale.
Giuseppe Pannunzi nacque il 26 agosto 1920 a Subiaco e morì il 5 ottobre 1944 a causa di una pleurite
Nato a Subiaco, Giuseppe Pannunzi fu chiamato alle armi che non aveva ancora 20 anni ed inviato al fronte albanese, 47° Reggimento Fanteria Ferrara.
Ottenuto il ruolo di Caporale, fu spedito come esploratore al fronte Montenegrino per poi essere catturato proprio su quello stesso fronte dai tedeschi l’8 settembre del 1943 ed internato in Germania.
Morì a causa di una pleurite il 5 ottobre del 1944 e fu sepolto nel cimitero di Stuckenbrock, per poi essere esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo.
Il ritorno a casa dei suoi resti mortali è avvenuto lo scorso 4 novembre 2024, alla presenza del Picchetto d’Onore del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna.
La famiglia di Giuseppe Pannunzi, presente in occasione del conferimento della medaglia d’oro, ha scelto di dedicare il riconoscimento al Sindaco Domenico Petrini, scomparso lo scorso 22 gennaio all’età di 38 anni (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).