Palombara – Un’elisuperficie per l’ospedale. Ora si pensi al primo soccorso

“A metà luglio ho inviato al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, un dossier sull’attuale stato del nostro ospedale. Nel frattempo, venerdì 30 luglio, sono ripartiti i progetti per la creazione di un’elisuperficie per le urgenze. Bene, ma dopo andrebbe potenziato pure il primo soccorso. E per non mollare il 3 ottobre prossimo, poi, è in programma una manifestazione unitaria dei cittadini”, afferma l’assessore di Palombara Sabina, Danilo Quaglini. 
Il Santissimo Salvatore, la cui operatività incide su tutta l’area della Sabina romana, è stato trasformato in Casa della Salute nel 2006.

L’allora ministero della Salute, con decreto dirigenziale del 1° luglio 2005, concesse un finanziamento di 6.918.510 euro per il completamento della struttura e trasformazione dell’ospedale in P.I.T. I lavori sono parzialmente completati (ala Nord), ma ancora nessuno è in grado di sapere quale sia la futura destinazione degli ambienti ristrutturati.
Nel 2005 l’amministrazione Della Rocca, in un contesto in cui i posti letto venivano tolti pressoché a tutti gli ospedali e molte strutture vedevano ridimensionare drasticamente i servizi che in precedenza venivano forniti ordinariamente, si decise di accettare la sfida della trasformazione dell’ospedale in Casa della Salute. Così fu sottoscritto, con la Asl RmG e la Regione (all’epoca con l’assessore Augusto Battaglia), un protocollo d’intesa in grado di rendere chiaro nel tempo il percorso che la Casa della Salute avrebbe dovuto affrontare.
“Naturalmente, il primo punto che noi dell’amministrazione abbiamo preteso fosse inserito nel protocollo e, che la Asl e la Regione si erano impegnati a mantenere, era una struttura dedicata alle urgenze, un primo soccorso efficiente e funzionante H-24”, sottolinea Quaglini.
Nel 2009, poi, è nato un comitato spontaneo di cittadini in difesa della struttura ospedaliera, finalizzato ad una raccolta di firme (oltre 4.000) trasmesse alla Regione con cui si è chiesto: di tutelare e potenziare il punto di primo soccorso che dev’essere attivo 24 ore su 24, dotato di tutte le attrezzature mediche per garantire la migliore assistenza anche alle urgenze classificate in codice rosso, dev’essere indipendente ed autonomo rispetto i pronto soccorso di Tivoli e Monterotondo, dev’essere dotato di personale medico che possa anche salire a bordo dell’ambulanza nel soccorso del malato. Inoltre, nella struttura ospedaliera dovrebbero essere assicurate la funzione di direzione sanitaria, la funzione di degenza nelle 24 ore a gestione infermieristica e l’assistenza medica prestata o dai medici di medicina generale o dagli specialisti, la presenza di un vero punto di pronto soccorso operativo nelle 24 ore, collegato al sistema dell’emergenza-urgenza 118, la funzione specialistica ambulatoriale. Le attività diagnostiche di base: radiologia e laboratorio, il servizio farmaceutico, il collegamento in telemedicina con altri centri di riferimento ed uno specifico sistema informativo.E in seguito alla prima conferenza dei Sindaci (di Palombara Sabina, Marcellina, Moricone, Montelibretti, Montorio, Nerola e Monteflavio), del 29 gennaio 2009, fu votata all’unanimità dei vari consigli comunali una delibera in favore della piena attuazione ed esecuzione del PTP con i relativi servizi sanitari, nell’ambito della Casa della Salute.Poi dopo l’intervento di Quaglini, alla conferenza in Provincia di settembre 2009, il presidente della Regione, Marrazzo, fece pubblicamente ammenda per il ritardo con cui si stava affrontando il problema “Casa della Salute”.

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