Sono sorridenti. Contenti di dare una mano e di sentirsi parte della comunità. “Siamo qui da giorni e abbiamo aiutato molti imprenditori della via – racconta Suleman, del Niger -. Il nostro coordinatore del centro ci ha chiesto se volevamo farlo, e abbiamo accettato”.
E di fango da togliere dall’hotel ce nè ancora molto. Con pale e cariole, anche questi ragazzi che arrivano anche da Mali, Bangladesh e Nigeria, fanno la loro parte. “E li ringraziamo – dice Paolo Tuletti, gestore della struttura -. Abbiamo avuto la Protezione civile fino a sabato pomeriggio, ma di lavoro qui ce nè ancora molto”.
Veronica Altimari
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