Coronavirus – Tivoli, clima surreale in zona Empolitana

In questi giorni condizionati dall’emergenza da Covid-19, la zona di via Empolitana è completamente diversa dal solito. Moto, auto e camion sono sostanzialmente scomparsi, così come il chiacchiericcio e la consueta frenesia che da sempre accompagnano i tiburtini. I ritmi veloci che conoscevamo sono stati pesantemente mitigati dall’osservanza delle disposizioni governative,che hanno reso l’Italia intera “zona rossa” o meglio zona protetta. E così il silenzio, a tratti spettrale, è interrotto soltanto da poche auto e da qualche bus di linea, che continua a circolare anche se semivuoto. Diversi tiburtini, in attesa di entrare nei negozi in maniera ordinata, indossano le mascherine, mantenendo la distanza di almeno un metro fra loro. I bar, tutti comunque aperti fino alle 18, ricordano con una locandina esposta all’ingresso le norme da rispettare e al loro interno segnalano ai clienti la distanza da tenere attraverso l’apposizione di strisce colorate sul pavimento. Un negozio gestito da cinesi, invece, ha chiuso per “lavoro insufficiente”. All’ufficio postale sono più i dipendenti degli utenti. Poco più distante, la sala slot è chiusa, come previsto dalle nuove norme. Un cartello dinanzi ad uno dei negozi di calzature ricorda di entrare “al massimo due per volta”, mentre l’altro store delle scarpe resta chiuso nel pomeriggio. Il settore dell’abbigliamento, invece, ha sbarrato le porte: i due negozi presenti hanno abbassato le serrande e chiuso con il lucchetto. Chiuse sono anche le due palestre, perché ogni attività sportiva è stata al momento sospesa. Così come la lavanderia, chiusa per “la tutela di tutti”. Restano aperte le farmacie, i cui clienti aspettano, se necessario, fuori sul marciapiede, attendendo con pazienza il proprio turno. Aperta è anche l’agenzia immobiliare, che ricorda agli utenti le disposizioni da rispettare. Il supermarket ha posizionato sulla soglia d’ingresso un dipendente per consentire l’entrata ad un cliente per volta, così come scaglionato è l’ingresso nel vicino negozio di casalinghi. I sei negozi di frutta e verdura, peculiarità di via Empolitana, luoghi prediletti dai tiburtini anche per le chiacchiere quotidiane, hanno smarrito la consueta “vivacità” per immergersi in un silenzio anomalo. Pizzerie e tavole calde, solitamente molto frequentate, lamentano il calo del consueto flusso di clienti e, oltre a rammentare le nuove regole comportamentali, evidenziano anche la possibilità di poter usufruire del servizio a domicilio. Via Acquaregna, parallela di via Empolitana, strada solitamente molto trafficata, a tratti è deserta mentre le varie attività commerciali aperte sono avvolte da una singolare tranquillità. A poche centinaia di metri, dinanzi all’ingresso dell’ospedale, è presente l’Unità Mobile della Polizia Locale, oltre la quale vi sono anche sei vigilanti privati. In questo scenario, sempre più surreale, i tiburtini hanno assunto un comportamento diligente, al pari dei commercianti che si sono subito attivati per far rispettare scrupolosamente le disposizioni impartite dal Governo. Mentre il web è caratterizzato dal boom di apocalittici predicatori online, nel mondo reale fortunatamente vige un forte senso di responsabilità nella attesa che i numeri del contagio calino.

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 Fernando Giacomo Isabella

 

 

 

 

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