“Il 25 aprile è la rinascita di un popolo”.

75 anni dalla Liberazione.

di Fernando Giacomo Isabella  

Nonostante le restrizioni imposte dal Governo in virtù dell’emergenza da Covid- 19, il 25 aprile non ha certo perso la sua essenza.

Il giorno che ha restituito la libertà al nostro Paese è “vivo” perché la parola “Resistenza”, dopo 75 anni, è assolutamente attuale. Ieri come oggi siamo alla ricerca della Liberazione e le gesta coraggiose compiute nel Secolo Breve ne sono uno straordinario esempio.

Il 25 aprile è la rinascita di un popolo deciso a porre fine ad una drammatica esperienza per incamminarsi sul viale della speranza, conquistato con il sacrificio di molti italiani spinti da un alto ideale di libertà. E’ un giorno in cui si riscopre la dignità umana, contrapposta agli ingannevoli ideali che hanno caratterizzato il Ventennio.

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Il 25 aprile è una gloriosa pagina di un passato che non è mai passato, grazie al sacrificio dei tanti antifascisti costretti a pagare un prezzo enorme: 44.700 sono stati i caduti, mentre 21.200 sono rimasti invalidi o mutilati secondo gli studi dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). Le donne hanno offerto uno straordinario contributo per la liberazione del Paese: 35mila hanno combattuto, 70mila hanno aderito ai “Gruppi di difesa delle Donne”.

Il 25 aprile è una storia di sacrifici come quello dei sette fratelli Cervi, accusati dai fascisti di aver aiutato dei disertori. Incarcerati, dopo un mese, furono uccisi per rappresaglia contro azioni partigiane condotte verso ufficiali della Milizia.

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Il 25 aprile è una storia di patriottismo, di azione. Non possono essere dimenticate “Le Brigate Garibaldi”, formazioni numerose di combattenti con i fazzoletti rossi al collo e le stelle rosse sui copricapo.

Il 25 aprile non è quindi una semplice ricorrenza: è fonte di coraggio, gesta audaci, patriottismo, libertà e resistenza direttamente fiorita dal popolo italiano dopo un lungo e drammatico periodo.

Gli ideali della Resistenza sono all’origine dell’Italia repubblicana, che oggi è chiamata a combattere la battaglia più difficile dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo settantacinque anni, il fato ha posto una inconsueta sfida al nostro Paese, che è costretto a conquistare una nuova liberazione.

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