Cgil Cisl Uil: “Impossibile lasciare a casa 70 lavoratori.”

"Interessato anche il Ministro Speranza. Domani in presidio sotto l’Agenzia"

Dallo stato di agitazione proclamato dalle federazioni pubbliche regionali, ieri anche le sigle nazionale hanno interessato il Ministro Speranza della paradossale situazione che – oltre ad essere un dramma per i 70 lavoratori interessati – capita in un momento di estrema necessità, data la delicatezza e l’importanza del ruolo svolto. Il ruolo dell’Agenas è proprio quello di monitorare i piani delle Regioni per garantire l’equilibrio e ora gli interventi sui numeri di terapia intensiva, come sull’assistenza territoriale. Arrivare a ridosso della scadenza dei contratti a tempo determinato, senza aver ancora ottenuto soluzione per stabilizzarli e valorizzare le loro professionalità, proprio mentre l’epidemia sta crescendo, è inammissibile”, dichiarano Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, che
invitano gli organi di informazione a partecipare al Presidio che si terrà domani , 30 ottobre, dalle 10 alle 12 sotto la sede dell’Agenas, in via Piemonte 60 a Roma.
“Chiaramente la protesta avverrà nel rispetto di tutte le norme e dei protocolli anti Covid19, ribadendo che il loro ruolo è, insieme agli altri 150 lavoratori dell’Agenzia, strategico e cruciale specialmente in questa fase di emergenza sanitaria. Precari da anni mai stabilizzati, soluzioni normative non andate a buon fine, e a giorni la scadenza dei contratti. I vertici dell’Agenzia non si sono ancora mossi: tra pochi giorni, il 2 novembre, questi lavoratori saranno a casa. Deve essere individuata immediatamente soluzione al problema contingente, e avviato una volta per tutte il percorso normativo di stabilizzazione per riconoscere il fondamentale ruolo di questi lavoratori e la professionalità acquisita negli anni al servizio dell’Agenas. Noi siamo al loro fianco e non ci fermeremo”, concludono le sigle sindacali.

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