MONTELIBRETTI – Rapina in villa, minacciano con le pistole anche un bimbo di quattro anni

I rapinatori avevano il volto travisato da un passamontagna, un marcato accento dell’est Europa, sono arrivati e andati via a piedi

Per ripulire casa non si sono fatti problemi a brandire le pistole anche davanti a un bambino di quattro anni e un neonato. Drammatica rapina nelle campagne di Montelibretti, dove una banda di tre malviventi hanno fatto irruzione all’interno di una villa in località Santa Giuliana, al confine con la Provincia di Rieti e l’abitato di Passo Corese. I rapinatori avevano il volto travisato da un passamontagna, un marcato accento dell’est Europa, sono arrivati e andati via a piedi. Probabilmente c’era un complice ad aspettarli in auto poco distanti. Questi gli elementi in mano agli investigatori: i carabinieri della Stazione di Montelibretti e i colleghi del Nucleo Operativo di Monterotondo.

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Poco prima della mezzanotte tra lunedì 28 e martedì 29 giugno la banda è entrata nella villa sfruttando la porta finestra aperta per il caldo. Pistole alla mano e ha immobilizzato tutti i presenti: una donna di 35 anni, il marito di 40 e un’altra signora di 70 anni, madre della ragazza. Sotto minaccia si sono fatti consegnare tutto ciò che c’era di valore in casa: denaro e gioielli il cui valore non è ancora stato quantificato.

Hanno impiegato pochi minuti, anche perché il padrone di casa ha detto subito “prendete quello che volete, ma lasciate stare i bambini”. E così è stato. Andati via i ladri, la famiglia ha contattato il 112 per chiedere aiuto. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione di Montelibretti, che hanno effettuati i primi rilievi ed ascoltato le testimonianze di tutti e tre gli adulti presenti.

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Sulla vicenda, ora, indagano i magistrati della Procura della Repubblica di Tivoli, competente per territorio che coordina i carabinieri della Compagnia di Monterotondo.

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