Bambino rom denuncia la madre: picchiato e costretto a raccogliere immondizia

Botte, schiaffi e pugni perché voleva andare a scuola

Comunità protetta

Il ragazzino ha soltanto 11 anni e una storia di maltrattamenti che durano da tempo.

Vive in un campo rom alla periferia est di Roma e avrebbe desiderato andare a scuola. Un sogno che si è trasformato in incubo perché la madre l’obbligava a rovistare nei cassonetti dell’immondizia e vivere di accattonaggio.  Altrimenti, giù botte, schiaffi e pugni, una situazione che sarebbe iniziata già nel 2017.

A luglio di quest’anno l’undicenne si è presentato nella caserma dei carabinieri di San Basilio per denunciare la madre che, secondo il gip, avrebbe dimostrato “un’indole violenta e incline a delinquere”.

Ora il minore si trova in una comunità protetta mentre la madre è stata arrestata per maltrattamenti e lesioni aggravate su minori.

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Le indagini, comunque, non sarebbero ancora concluse perché ai pestaggi avrebbe partecipato anche il fratello maggiore mentre alla madre potrebbe essere contestato il reato di aver impedito al ragazzo di andare a scuola.

Sotto inchiesta anche un amico di famiglia. Si indaga per abusi sessuali di cui la madre avrebbe beneficiato economicamente.

 

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