La firma dell'accordo sottoscritto da Impresa Verde Lazio e Codivin

Da Coldiretti una convenzione per rilanciare il settore vitivinicolo del Lazio

Un accordo per sostenere un settore cresciuto del 13% in cinque anni, solo nel Lazio, e con un export arrivato al 4%.

Una convenzione per sostenere le imprese agricole laziali impegnate nella coltivazione delle viti è stata sottoscritta da Impresa Verde Lazio e Codivin. L’accordo prevederà per gli iscritti di Coldiretti Lazio la possibilità di ricevere numerosi servizi tra cui quello relativo ad un supporto sulla conformità delle etichette, la richiesta di audizione e istanza di revisione di analisi con la presenza di un perito. Prevista inoltre una tutela a 360 gradi di tipo legale, commerciale e di marketing, oltre che un supporto operativo nel processo di produzione di vini. 
L’accordo è stato siglato a Frosinone, mercoledì, dal direttore di Coldiretti Lazio, Sara Paraluppi e dal rappresentante legale di Codivin, Mauro Di Cosimo.

vino

LA FILIERA NEL LAZIO

La filiera nel Lazio è cresciuta del 13% in cinque anni e, stando alle stime di Coldiretti, anche grazi alla nascita di nuove enoteche, gestite soprattutto da giovani. Una crescita solo rallentata dal Covid che ha causato difficoltà a 4 cantine su 10. La riapertura dei ristoranti e l’incremento delle vaccinazioni hanno favorito, però, un balzo delle esportazioni del +4% in valore. E quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati Istat, relativa al primo quadrimestre dell’anno.

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La firma dell'accordo sottoscritto da Impresa Verde Lazio e Codivin
La firma dell’accordo sottoscritto da Impresa Verde Lazio e Codivin

I COMMENTI

“E’ un servizio ulteriori che offriamo ai nostri associati – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – in un settore strategico quale è quello vitivinicolo. Oltre ad una implementazione della consulenza e assistenza, i nostri iscritti avranno a disposizione anche una piattaforma informatica per la gestione degli adempimenti legati alla tracciabilità e alle principali operazioni di Cantina, oltre ad una serie di sistemi informatizzati implementati nel processo produttivo”.
“L’obiettivo è quello di fornire un servizio esclusivo – continua Granieri – e consentire ai nostri associati di sgravarsi dagli adempimenti nell’ottica di una sburocratizzazione, sulla quale puntiamo da sempre, soprattutto in questo periodo in cui le aziende sono state gravate dalla crisi determinata dalla pandemia. Quello vitivinicolo è uno dei settori maggiormente colpito a causa della chiusura del canale Horeca che fatto registrate un calo delle vendite e una maggiore giacenza di vini nelle cantine”.

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“E’ senza dubbio un settore che offre opportunità professionali – conclude Granieri – e coinvolge molti giovani imprenditori, che hanno la possibilità di costruire il loro futuro lavorativo grazie ad una filiera che necessita di essere supportata e non penalizzata. Sono sempre di più i ragazzi che con passione e impegno si stanno dedicando a questa attività, investendo anche in termini di formazione. Il loro merito è anche quello di contribuire a valorizzare e diffondere i nostri prodotti, che rappresentano una vera eccellenza”.

(F.V.)

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