Il cinema racconta il Covid 23

Il virus nella pellicola “Songbird” è molto più letale e solo gli immuni possono muoversi, in un mondo governato dall’esercito.    

“Songbird”, realizzato da Michael Bay, è ambientato in una Los Angeles disabitata, ispezionata dall’esercito, in un futuro in cui il virus è diventato più letale. Il tristemente noto Covid-19 diventa nella pellicola Covid-23, molto più pericoloso. Il protagonista del film Nico (per sua fortuna è immune) cerca di sfidare le restrizioni per raggiungere, in una Los Angeles desolata, la donna che ama. Si tratta di un action da era pandemica, girato nei mesi del lockdown a Los Angeles, con una trama prevedibile che utilizza la cronaca come punto di partenza per immagine un futuro distopico forse non troppo lontano. Niente di nuovo, naturalmente, dato che la distopia fa parte del cinema di genere hollywoodiano e non solo da moltissimo tempo.

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