Classi pollaio
Il nuovo anno scolastico si era inaugurato con le migliori intenzioni ma, ad oggi, la continuità non è un dato così certo.
A dirlo l’ultimo report di “Cittadinanza Attiva”: aule chiuse nei giorni in cui si andrà a votare, lezioni a rischio lunedì 27 settembre a causa di uno sciopero annunciato, didattica a distanza per le classi finite in quarantena mentre alcuni studenti, come quelli della Olivieri di Tivoli, a scuola non ci sono proprio tornati.
Doveva essere l’anno della grande ripartenza e del riscatto ma le cose non sembrano andare in questo senso come rilevato appunto dalla ricerca della onlus di partecipazione civica.
Qualche dato: trentacinque episodi di crolli avvenuti tra il 2020 e il 2021 in tutta Italia, soltanto nove verificatisi nelle zone del Centro tra cui il Lazio. Molti gli istituti scolastici ancora privi del certificato di agibilità, senza collaudo statico o certificato di prevenzione degli incendi (nella nostra Regione non si arriva neanche al 50%).
Da non sottovalutare poi l’annoso problema del sovraffollamento, delle cosiddette classi “pollaio”: secondo “Cittadinanza Attiva” sarebbero circa 236 mila gli studenti divisi in meno di 12 mila aule nelle scuole dell’infanzia e cifre altrettanto consistenti riguarderebbero le secondarie di primo e di secondo grado.