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L’assegno unico, dalla gravidanza ai 21 anni per ciascun figlio

Il decreto attuativo oggi in Consiglio dei ministri

L’assegno unico, che sostituirà detrazioni fiscali e assegni al nucleo familiare, approderà stamattina in Consiglio dei ministri. Secondo la bozza del decreto attuativo, atteso per sbloccare il nuovo aiuto alle famiglie con figli, l’importo per ciascun figlio minorenne è pari a 175 euro mensili, in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, si ridurrà gradualmente fino a raggiungere 50 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimarrà costante.
Il sostegno – come ricostruisce il Corriere.it – parte dalla gravidanza (settimo mese di gestazione) e arriva fino ai 21 anni di età, se il figlio è impegnato in studi o disoccupato o anche lavoratore con un reddito inferiore agli 8 mila euro all’anno.

Per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno è previsto un importo pari a 85 euro al mese. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante.

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