”Tre dosi in sei mesi non è una cura, ma una dipendenza!”

Il coordinamento territoriale del Movimento Nazionale ha affisso alcune locandine in vari punti della cittadina laziale

Riceviamo e pubblichiamo dal coordinamento territoriale del Movimento Nazionale la Rete dei Patrioti

Ormai la terza dose di vaccino è divenuta una realtà e non più un’ipotesi dei no vax e dei no green pass. Questa decisione ci fa capire che l’emergenza sanitaria non avrà una fine a breve tempo. Sulla questione è intervenuto il coordinamento territoriale del Movimento Nazionale la Rete dei Patrioti, i cui militanti nella nottata hanno affisso alcune locandine in vari punti della cittadina laziale con scritto: ”Tre dosi in sei mesi non è una cura, ma una dipendenza!”. A motivo dell’azione, il Movimento Nazionale , hanno diramato una nota a firma del Coordinatore Provinciale Antonio Quagliano: “E’ evidente che il vaccino, finora spacciato come unica salvezza del nostro popolo, non ha avuto il risultato sperato. Gli esperti, che hanno condizionato le scelte del Governo Italiano, hanno candidamente ammesso di non aver previsto che la seconda dose fosse inefficace con il passare dei mesi. Questo ci fa capire, semmai ce ne fosse bisogno, che in realtà non sono nelle condizioni di dare risposte certe alle richieste, sempre più insistenti, di chiarimenti da parte degli Italiani. Questo ci fa temere che, dopo la terza, verrà la quarta, la quinta e chissà quante altre dosi di vaccino che, seppur non obbligatorio, si impone come un ricatto nei confronti di chi si appella alla libertà di scelta, grazie alla assurda imposizione dell’obbligo di green pass; il quale a nulla serve se non per limitare le libertà individuali e attentare al Sacrosanto diritto al lavoro. Ormai, vista l’incapacità dei nostri governanti e l’inaffidabilità degli esperti, vediamo profilarsi un’emergenza senza fine, che continuerà ad ingrassare le casse delle multinazionali del farmaco e che renderà gli italiani dipendenti da una cura che non esiste”.

LEGGI ANCHE  "Nonostante", mostra fotografica e convegno sul Parkinson
Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.