Sono ricca e fortunata, “Soy Georgina”

Su Netflix spopola il docu-film sulla vita della dolce metà di Cristiano Ronaldo, la Cenerentola contemporanea

Spopola su Netflix “Soy Georgina”. Sarà perché è bella Georgina, ed è ricca, mamma e sposa fortunata. Georgina è ciò che tutte (o quasi tutte) le donne vorrebbero essere (o soprattutto avere). Tra pandemia e guerra la docu-serie Soy Georgina proietta gli spettatori in altri mondi esplorando la vita dedita al lusso e allo sfarzo della moglie di uno dei più amati e famosi calciatori al mondo, Cristiano Ronaldo, l’attaccante del Manchester United, capitano della nazionale portoghese e 600 milioni di follower. Ma Soy Georgina, come suggerisce il titolo, non è una serie su Cristiano Ronaldo, ma proprio su Georgina Rodriguez, sua compagna dal 2016 e moglie dal 2019.
La produzione indaga, anche attraverso interviste alla Rodriguez e ad amici e parenti (“I tesori”, così da lei ribattezzati), la vita che conduce la moglie di Cristiano Ronaldo, imprenditrice, influencer, ballerina, spendacciona, mamma a tutto tondo, consorte devota. Una docu-serie che si concentra sul ruolo di mamma-chioccia di Georgina Rodriguez e sulla famiglia allargata creata col marito. In attesa di due gemelli, la coppia vive (in più ville faraoniche) con i precedenti figli di Cristiano Ronaldo, il primo Cristiano Ronaldo Jr., i gemelli Eva e Matteo, avuti da madre surrogata e Alana Martina, prima bambina della coppia.

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Una Cenerentola in carne ossa Georgina. Pronta a raccontare l’incontro con Ronaldo, conosciuto quando lavorava a Madrid come commessa in un negozio di Gucci. E da quel momento, come con un bacchetta magica, nulla per lei è stato come prima. Da qui la frase slogan “prima vendevo borse di lusso, ora le colleziono“. Ma Georgina Cenerentola lo è davvero regala brillanti agli amici e di tutto ai bambini poveri. Non dimentica che quando aveva sedici anni aveva dovuto lasciare la danza perché i conti a casa non quadravano, e neanche quando era costretta a lavorare anche 48 ore di seguito, come commessa e aiuto-barista. Eppure c’è chi nel docufilm ripete che il fortunato è Ronaldo, il giocatore più fortunato del mondo.

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