TIVOLI – Rogo tossico al campo rom, tre anni fa ci scappò il morto – VIDEO

Il 7 marzo 2019 nell’insediamento abusivo tra Tivoli Terme e Villalba fu intossicato Halilovic Salkanovic, un 80enne originario della Bosnia. All’epoca gli abitanti chiesero acqua corrente e cassonetti

L’incendio di rifiuti divampato all’alba di oggi, lunedì 7 marzo, riporta alla memoria un altro rogo scoppiato tre anni fa all’interno del campo nomadi abusivo di via dei Bagni Vecchi, un lembo di terra di proprietà del Comune di Tivoli che separa la frazione di Tivoli Terme da Villalba di Guidonia.

Era il 7 marzo 2019 e in quell’occasione morì intossicato dalle esalazioni Halilovic Salkanovic, un 80enne originario di Prozor in Bosnia, da tempo residente nell’accampamento. In quel caso la Procura di Tivoli aprì un fascicolo contro ignoti per incendio doloso.

Secondo la ricostruzione della Polizia, la tragedia si consumò poco dopo le 10,30 del mattino a seguito di un incendio di sterpaglie e rifiuti di notevoli dimensioni a giudicare dal fatto che per domare le fiamme fu necessario l’intervento di tre squadre di vigili del fuoco dei distaccamenti di Villa Adriana, La Rustica e Montelibretti con le autobotti, oltre ai volontari della Protezione civile “Valle Aniene”.

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A dire degli abitanti, Halilovic Salkanovic sarebbe rimasto intossicato mentre portava via effetti personali dalla sua roulotte, perdendo i sensi sul posto fino all’intervento dell’ambulanza del 118. Inutili le manovre rianimatorie: per l’80enne non ci fu nulla da fare.

Gli stessi abitanti – slavi e italiani – giurarono che l’incendio fu appiccato lontano dal campo e non al suo interno.

Intervistati da Tiburno.Tv – Guarda il VIDEOchiesero acqua corrente e cassonetti.

Vale la pena ricordare che Strada dei Bagni Vecchi è vincolata perché situata a ridosso delle sorgenti delle acque solfuree e dell’area in cui un tempo sorgevano le antiche terme di Agrippa. Eppure da circa 15 anni ospita una bidonville di baracche e roulotte sorta sulle ceneri del campo sgomberato per la prima volta nel 1994.

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