Guidonia e Monterotondo – Anziani, la SPI GGIL chiede un incontro coi sindaci

Secondo il sindacato i servizi sociali e sanitari sono insufficienti

Un incontro coi sindaci per affrontare le problematiche degli anziani. Si è svolta mercoledì sera la riunione tra SPI CGIL Roma EVA, FNP CISL di Roma Capitale e Rieti e UIL Pensionati Lazio con i responsabili territoriali della provincia di Roma, quadrante est area metropolitana – Monterotondo, Guidonia, Tivoli, Subiaco-Olevano Romano – per definire un percorso unitario e attivare un proficuo confronto con i Comuni del territorio.

La riunione si è conclusa con l’accordo di tutti sulla necessità di: richiedere incontri ai Sindaci dei comuni più importanti per esaminare le problematiche degli anziani e delle anziane; richiedere la costituzione di un tavolo di confronto permanente per sui seguenti temi: non autosufficienza, assistenza domiciliare, povertà e solitudine, residenzialità e semiresidenzialità, case di riposo, cohousing, sicurezza, invecchiamento attivo, Centri sociali anziani e trasformazione in Associazione di promozione sociale, eliminazione di barriere architettoniche; definire politiche ad hoc con risorse adeguate alle esigenze dei casi con maggiori fragilità.

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Nel corso della riunione è stata esaminata la situazione degli anziani e delle anziane della provincia, – compresi quelli delle aree interne e dei piccoli comuni – ed è emerso che tale popolazione rappresenta mediamente il 40 per cento dei residenti. E’ preoccupante l’aumento delle povertà e della insufficienza di servizi sociali e sanitari, ulteriormente aggravata dagli effetti della pandemia e dell’inflazione.

Per questo, le categorie dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati rafforzeranno l’iniziativa per chiedere, insieme alle Confederazioni di CGIL CISL e UIL, la riduzione e rimodulazione della tassazione locale, sull’esempio dell’accordo con la Regione Lazio sull’addizionale IRPEF, l’assunzione di personale per sopperire alla mancanza di quest’ultimo nei servizi sociali e sanitari, nonché lo sviluppo della medicina territoriale, dell’integrazione socio sanitaria, il pieno utilizzo delle risorse disponibili e quelle derivanti dai Fondi Europei.

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