TIVOLI – Istruttore di guida violenta l’allieva, condannato

Un italiano 47enne dovrà scontare 5 anni e 8 mesi di galera e risarcire la vittima e la Scuola Guida

Con la scusa della guida sicura le faceva raggiungere le zone di campagna, lontane dal centro abitato. E, una volta giunti sul posto, iniziava con le avance e allungava le mani e “toccava”. Una, due, tre volte: alla fine la vittima ha vinto la vergogna e lo ha denunciato.

Così mercoledì 27 aprile il Tribunale di Tivoli ha condannato per violenza sessuale aggravata a 5 anni e 8 mesi di reclusione L. M., un 47enne italiano istruttore di scuola guida in un piccolo centro del viterbese. Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Emanuela Maria Francini e Sergio Umbriano – ha riconosciuto la colpevolezza dell’imputato comminando una pena addirittura superiore a quella richiesta dalla Procura di Tivoli e applicando la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

La vicenda fu denunciata ai carabinieri il 15 maggio 2018 da una ragazza italiana all’epoca 23enne, costituitasi parte civile nel processo attraverso l’avvocato Tania Cesarini di Civita Castellana. Secondo il racconto della giovane, a gennaio di 4 anni fa – subito dopo l’Epifania – aveva iniziato il corso di guida col 47enne dipendente dell’agenzia. L’uomo si fece condurre in località di campagna tra Sant’Oreste e Rignano Flaminio, zona di competenza territoriale della Procura di Tivoli.

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In quei luoghi appartati per almeno tre volte l’istruttore abusò della 23enne.

La prima volta le toccò e palpeggiò le gambe.

La seconda arrivò ad infilarle la mano nei pantaloni e nelle mutande fino a toccarle le parti intime.

La terza, ancora toccamenti alle gambe esclamando: “Che belle cosce che hai”.

Abbattuto il muro della paura e della vergogna, la vittima decise di sporgere denuncia. Mercoledì il Tribunale di Tivoli ha condannato l’imputato al carcere e al risarcimento danni sia a favore della scuola guida, anch’essa costituitasi parte civile, che della giovane, alla quale l’uomo dovrà versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 5 mila euro.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra 45 giorni.

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Da un punto di vista professionale sono soddisfatta del verdetto – commenta l’avvocato di parte civile della ragazza, Tania CesariniPurtroppo la mia assistita continua ad essere provata da questa vicenda traumatica, tant’è che dopo aver testimoniato in aula non è più tornata in Tribunale per seguire le successive udienze”.

Attendiamo le motivazioni – aggiunge l’avvocato Cesarini – ma Giustizia è stata fatta. La vittima è stata creduta, anche perché altre due giovani allieve hanno confermato che l’istruttore di guida era solito fare avance e complimenti. Speriamo che la condanna gli impedisca di adottare in futuro i medesimi comportamenti”.

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