GUIDONIA – Inviolata, le falde della discarica sono sempre inquinate

Il sindaco Lombardo presenta le analisi sulle acque sottostanti la discarica dell’Inviolata

I dati confermano ancora la presenza di metalli e sostanze inquinanti nell’acqua. E’ questo l’esito del terzo campionamento delle acque di falda della discarica dell’Inviolata a Guidonia Montecelio.

Lo annuncia in un comunicato stampa l’amministrazione comunale all’esito delle analisi attraverso i 52 piezometri da parte della “Osi Service Srl”, una ditta specializzata con sede a Isola del Liri in provincia di Frosinone alla quale a luglio era stato affidato un incarico da 31.085 euro e 60 centesimi.

Nella nota l’amministrazione comunica che è appena iniziato il quarto e ultimo monitoraggio dei valori chimici e batteriologici dell’acqua di falda pianificato nell’ambito del Piano di Caratterizzazione finalizzato alla bonifica ambientale della discarica chiusa nel 2014.

Al termine del monitoraggio, che verrà condotto in contraddittorio con Arpa Lazio, sarà riaperta la Conferenza di Servizi così da determinare le successive attività da intraprendere.

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I risultati del terzo campionamento effettuato dalla “Osi Service Srl” confermano, dunque, la medesima situazione registrata a luglio scorso (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO).

In quel caso i prelievi effettuati tra il 21 febbraio e l’8 marzo scorso da parte di Arpa Lazio in dieci dei 19 pozzi censiti registrarono valori superiori anche fino a sei volte il limite massimo previsto dalla normativa regionale.

Dati considerati allarmanti: dieci volte su 19 erano stati infatti registrati concentrati di manganese, ferro, nichel e solfati ben oltre i valori soglia che mettono a rischio la bonifica ambientale della discarica di proprietà della società “Eco Italia 87”.

Vale la pena ricordare che le analisi sono state previste dalla Conferenza dei Servizi, chiusa il 3 maggio 2021, che ha definito le prescrizioni alle quali “Eco Italia 87” dovrà uniformarsi per mettere in atto il Piano di Caratterizzazione finalizzato alla bonifica del sito di raccolta rifiuti.

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Dobbiamo attendere l’esito delle analisi sul quarto campionamento – spiega il sindaco Mauro Lombardoe poi chiederemo all’Arpa una verifica approfondita della situazione dell’area dell’Inviolata e del suo grado di inquinamento.

Sarà importante, al termine dei risultati della caratterizzazione, l’intervento dell’Asl per valutare eventuali misure a tutela della salute pubblica”.

Continuo a ritenere sbagliata – aggiunge Lombardo – la scelta di avviare il TMB in un’area già compromessa dal punto di vista ambientale. Aprire l’impianto dell’Inviolata senza avere prima un quadro chiaro e certo dell’inquinamento di quella zona, e delle idonee strategie di risanamento, non è saggio”.

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