GUIDONIA – Falde inquinate in discarica, via al terzo monitoraggio

Arpa campiona soltanto alcuni pozzi, il Comune si affida ad una ditta privata: 31 mila euro per le analisi dell’acqua dei 52 piezometri

I risultati delle ultime analisi sono stati preoccupanti, perché in dieci dei 19 su 52 pozzi censiti i valori hanno superato anche fino a sei volte il limite massimo previsto dalla normativa regionale.

Ora parte il terzo campionamento delle acque di falda nell’ambito del piano di monitoraggio dei 52 piezometri della discarica dell’Inviolata a Guidonia Montecelio.

Giovedì 7 luglio con la determina numero 100 il dirigente comunale all’Ambiente Alberto Latini ha affidato l’incarico di campionamento e analisi di 52 campioni di acqua alla “Osi Service Srl”, una ditta specializzata con sede a Isola del Liri in provincia di Frosinone. La società percepirà 490 euro più iva a campione per un importo complessivo pari a 31.085 euro e 60 centesimi.

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Le analisi commissionate sono previste dalla Conferenza dei Servizi chiusa il 3 maggio 2021 che ha definito le prescrizioni alle quali la società “Eco Italia 87” proprietaria della discarica dovrà uniformarsi per mettere in atto il Piano di Caratterizzazione finalizzato alla bonifica ambientale del sito di raccolta rifiuti chiuso nel 2014.

I precedenti due monitoraggi per la parte pubblica erano stati eseguiti da Arpa Lazio, che ha però comunicato al Comune che la sua attività di campionamento in contraddittorio non ha ad oggetto tutti i 52 pozzi ma solo quelli più significativi.

Tuttavia le analisi dei campioni d’acqua sotterranea prelevata tra il 21 febbraio e l’8 marzo scorso sono allarmanti: dieci volte su 19 sono stati infatti registrati concentrati di manganese, ferro, nichel e solfati ben oltre i valori soglia che mettono a rischio la bonifica ambientale della discarica dell’Inviolata a Guidonia Montecelio.

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Per questo l’amministrazione ha deciso di affidare l’incarico ad una ditta privata per censire tutti i 52 pozzi.

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