Era stata sequestrata nove mesi fa, ma da allora soltanto una parte era stata bonificata dai rifiuti. Nel resto dell’area erano rimasti accatastati mobili, elettrodomestici, plastica, ferro e alluminio.
A ridurre tutto in carcasse e polvere è stato un rogo tossico divampato in pieno centro a ridosso delle abitazioni.
E’ accaduto nel Comune di Marcellina verso le 22 di mercoledì 22 febbraio in un terreno di piazza Francesco Baracca intestato a 9 persone, 7 delle quali decedute.
Sul caso indagano i Carabinieri Forestali della stazione di Guidonia che sabato 28 maggio 2022 avevano sequestrato l’area, parte della quale è intestata anche ad un 80enne italiano (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, mercoledì sera per domare le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco insieme ai carabinieri della stazione di Marcellina.
La scoperta della discarica abusiva era avvenuta a seguito di una segnalazione da parte degli ispettori del Corpo Ambientale Nazionale coordinati dal Comandante Giovanni Paris intervenuti sul posto insieme ai Forestali e alle guardie ecologiche dell’associazione Congeav di Tivoli.
In un primo momento i Forestali denunciarono per discarica abusiva e gestione illecita di rifiuti pericolosi e non pericolosi l’80enne italiano di Marcellina. Dopo accertamenti è emerso che l’anziano era proprietario soltanto di una parte dell’area, che nel frattempo ha bonificato, mentre il resto del terreno è intestato ad altri due italiani, identificati successivamente.
Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali avevano nominato uno dei due custode dell’area sequestrata da bonificare.
Ignoti hanno pensato di sbarazzarsi dei rifiuti col fuoco.