Arrestata la sorella di Matteo Messina Denaro, era diventata il luogotenente del fratello

I pizzini per comunicare col fratello: uno trovato nella gamba di una sedia

Arrestata la prima delle quattro sorelle del boss Matteo Messina Denaro. Rosalia, 68 anni, è stata arrestata con l’accusa di associazione mafiosa per avere fatto parte di Cosa nostra e per aver aiutato il fratello a rimanere latitante per trent’anni. E’ grazie al suo appoggio, ritengono gli inquirenti, che il boss ha potuto continuare a guidare l’organizzazione criminale garantendo l’amministrazione della cassa e le comunicazioni del fratello con gli altri associati. Tanto da diventare la “nuova mente strategica dell’organizzazione”.

Rosalia Messina Denaro è la madre di Lorenza Guttadauro, l’avvocata che il boss ha scelto come difensore.

Agli atti delle indagini per la cattura del fratello super latitante c’erano già alcune intercettazioni relative al “morbo di Crohn”, ma nel dicembre 2022 la svolta: i carabinieri sono entrati in casa di Rosalia per piazzare una microspia e hanno trovato un “pizzino” nascosto nella gamba di una sedia, dove volevano piazzare una “cimice”.

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Il pizzino della svolta

Su quel foglietto, con la calligrafia proprio di Rosalia come si scoprirà poi, erano elencate date e sigle che potevano riferirsi a malattie, ricoveri e interventi che corrispondevano al quadro clinico del fratello.

Gli investigatori hanno fotografato e riposizionato il pizzino, ma lavorando su quei dati sono risaliti al nome dell’uomo che aveva prestato l’identità a Messina Denaro verificando che mentre doveva trovarsi in ospedale quella persona era in realtà a casa sua, a Campobello di Mazara.

Di qui l’ipotesi dello scambio di persona, che ha portato alla cattura del latitante in una clinica palermitana dove curava il suo tumore. Sul pizzino “ope” stava per operazione, “feg” per fegato e “cicl” per cicli di terapia.

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