PALOMBARA SABINA - Parco dei Monti Lucretili, il Tar “licenzia” il Direttore scelto dal Pd

Il ricorso di una candidata esclusa svela i giochi di potere dell’ex Governatore Zingaretti per assegnare gli incarichi. Interviene il Prefetto

Era la candidata con maggiore esperienza nel settore e per dieci anni aveva ricoperto il ruolo. Eppure la Regione Lazio per due volte le ha preferito altri candidati di fiducia della politica utilizzando un meccanismo illegittimo.

Così mercoledì 3 maggio il Tar del Lazio ha accolto per la seconda volta il ricorso di Laura Rinaldi, 67 anni, dal 2005 dirigente di ruolo della Regione Lazio e per dieci anni Direttore facente funzioni dell’Ente Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.

Il Parco regionale dei Monti Lucretili ha sede a Palombara Sabina

Con la sentenza numero 7536 – CLICCA E LEGGI LA SENTENZA– i giudici amministrativi hanno annullato il decreto col quale l’ex Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti del Partito Democratico il 25 ottobre 2022 aveva nominato Direttore del Parco dei Monti Lucretili Carlo Pietrosanto.

La nomina è stata dichiarata nulla perché il nuovo Direttore è stato scelto tra una rosa di tre candidati di cui facevano parte anche Maurizio Todini e Pasquale Zangara, ma non Laura Rinaldi.

In questo modo la Regione Lazio non ha adempiuto correttamente l’obbligo di dare esecuzione alla sentenza numero 7086CLICCA E LEGGI LA SENTENZA – emessa dallo stesso Tar il 31 maggio 2022 e passata in giudicato.

Già l’anno scorso, infatti, i giudici avevano dato ragione a Laura Rinaldi che nel 2020 si era vista preferita non da uno, ma addirittura da altri due candidati. La vicenda è tutta da raccontare per la sua singolarità. Laura Rinaldi infatti era stata dirigente dell’Area amministrativa dell’Ente Parco Monti Lucretili dal primo agosto 2011 al 2020, quando la Regione decise di aggiornare l’Elenco dei direttori degli Enti di gestione delle Aree naturali protette regionali e avviò una selezione.

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L’ex Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, attuale Deputato del Partito Democratico

Laura Rinaldi figurava nella terna dei candidati, ma tra la sorpresa generale il 21 febbraio 2020 l’ex Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nominò Direttore dell’Ente Parco l’Avvocato Fabio Refini. Così il 2 marzo 2020 il legale scelto firmò il contratto a tempo determinato, ma il 4 agosto – sempre del 2020 – Refini rassegnò le proprie dimissioni.

A quel punto, secondo la ricostruzione del Tar, il Presidente del Parco regionale dei Monti Lucretili, Barbara Vetturini, il 2 settembre 2020 comunicò alla Regione Lazio la terna di nomi fra cui scegliere il suo sostituito: Paolo Napoleoni, Maurizio Todini, Roberto Sinibaldi. Insomma, il nome di Laura Rinaldi, presente solo pochi mesi prima tra gli idonei, era stato escluso dalla lista dei tre papabili candidati.

Così il 30 settembre 2020 Nicola Zingaretti firmò il decreto di nomina a Direttore per Paolo Napoleoni.

L’unica strada percorribile per Laura Rinaldi fu quella del ricorso al Tar del Lazio.

Nella sentenza numero 7086 del 2022 i giudici amministrativi avevano riconosciuti le ragioni della storica dirigente regionale, bollando come illogici e arbitrari i provvedimenti assunti da Zingaretti.

Secondo il Tar, al momento delle dimissioni dell’Avvocato Fabio Refini dalla carica di Direttore, la Regione aveva già a disposizione la terna di idonei da cui attingere, per cui non si comprende la necessità di individuarne altri per provvedere alla sostituzione del primo.

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Sebbene – si legge nella sentenza non rispettata dalla Regione Lazio – l’amministrazione goda della più ampia discrezionalità nella scelta del nominativo, tale scelta deve essere ispirata a principi di buon andamento e buona amministrazione e non può, invece, concretizzarsi in attività meramente sanzionatoria e al limite anti economica.

Nel caso in esame, la ricorrente, che era la candidata con maggiore esperienza nel settore (per avere la stessa svolto quello stesso incarico di fatto nel corso del passato decennio) non è stata nominata all’esito della prima procedura e, addirittura è stata esclusa anche dalla terna di soggetti proposti nella seconda valutazione”.

I provvedimenti impugnati – avevano concluso i giudici nell’annullare la nomina di Fabio Refini e di Paolo Napoleoni – difettano di quella motivazione comunque richiesta anche nell’esercizio di un potere discrezionale e necessaria per rendere intellegibile la condotta dall’amministrazione, soprattutto se ondivaga come nel caso in esame”.

La Regione Lazio è stata condannati in entrambe le sentenze a risarcire a Laura Rinaldi 1.500 euro per ogni ricorso, oltre accessori come per legge.

Per evitare che la Regione Lazio e l’Ente Parco continuino a non ottemperare alla sentenza del 2022 per la nomina del Direttore, il Tar ha disposto l’intervento sostitutivo nominando Commissario ad acta il Prefetto di Roma oppure un suo delegato.

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