TIVOLI – Posto auto per disabili davanti alla chiesa, parla il papà della bambina

Lettera aperta di Simone Bruni in risposta a Monsignor Luigi Casolini

In riferimento all’articolo di Tiburno.Tv “TIVOLI – Posto per disabili nell’area sacra, il monsignore contro il sindaco”, da Simone Bruni, papà della bambina portatrice di handicap al quale è stato concesso dal comune lo stallo di sosta riservato, riceviamo e pubblichiamo:

Monsignor Luigi Casolini e il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti
“Il famoso posto auto per disabili è stato assegnato con regolare Ordinanza del comandante del corpo di Polizia Locale di Tivoli a servizio di una bambina di 15 mesi a cui è stato diagnosticato un problema di salute talmente serio da dover fare terapie giornaliere uscendo anche alle 8 di mattina in una zona di Tivoli dove parcheggiare non risulta affatto facile dato il divieto di sosta praticamente per l’intera zona.
Tale situazione clinica è ovviamente stata regolarmente diagnosticata dalla ASL e valutata dal corpo di Polizia Locale.
Ciò premesso, appare chiaro ed evidente come tale posto auto non sia “un regalo ad personam” come fatto intendere da Monsignor Casolini (al quale auguro sinceramente di non aver mai bisogno di tale privilegio).
Sosta selvaggia davanti alla chiesa di San Vincenzo a Tivoli
Inoltre giova ricordare come Piazza San Silvestro sia una porzione di strada comunale, in carico al demanio pubblico, e che in tutti questi anni qualcuno abbia ben pensato di appropriarsi di tale porzione di area pubblica mettendo dissuasori, catene, lucchetti, telecamere nonché la macchina utilizzata da Monsignor Casolini rendendola di fatto un’area di parcheggio privata o per pochi “eletti” (difatti nelle stesse foto inviate alla Vs. redazione appare sempre posteggiata la macchina di chi si dovrebbe occupare della gestione della rettoria mentre nell’area in questione vige il divieto di sosta PER TUTTI).
Il nuovo posto auto per disabili concesso dal Comune davanti alla chiesa di San Silvestro
Sicuramente il cambiamento di queste “tradizioni” ha sicuramente infastidito qualcuno, ma credere che l’installazione di un posto auto per disabili a servizio di una bambina di 15 mesi sia un privilegio fa capire di che pericolosa mentalità sia dotato qualcuno che pensa di essere al di sopra delle leggi adducendo varie “scuse” di ordine religioso o addirittura di salvaguardia della vita di non si sa chi.
Ne sono la riprova le centinaia di segnalazioni fatte dallo stesso Monsignor Casolini rimaste disattese non per negligenza della pubblica amministrazione ma perché prive di ogni fondamento e da considerarsi quasi temerarie”.
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