Dal “Centro Culturale Islamico Al Abrar” e dal “Coordinamento delle Associazioni della Marcia della Pace e dell’Inclusione”, promotori del sit-in “Cessate il fuoco” tenutosi sabato 25 novembre in Piazza Giuseppe Garibaldi a Tivoli sulla terribile guerra in Medio Oriente (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO) riceviamo e pubblichiamo:
“L’iniziativa è stata un successo e il freddo pungente non ci ha fermato non potevamo rimanere indifferenti davanti alle tragiche notizie di guerra che ci arrivano dal Medio Oriente. Tivoli è un Territorio di Pace e per questo abbiamo voluto ricordarlo sabato in Piazza Garibaldi. Insieme a noi c’erano oltre alla Comunità Palestinese, araba e musulmana del Nostro Territorio, il Comitato Angelo Baracca di Roma, tanti liberi Cittadini. Inoltre hanno raccolto il nostro invito anche alcune forze Politiche come Unione Popolare Tivoli, la Sezione del Pci di Zagarolo e Potere al Popolo di Roma.
L’unica nota stonata di non essere riusciti a condividere questo importante appuntamento con gli altri attori politici e civici di Tivoli, crediamo sia importante che facciano sentire la loro voce in favore della Palestina. È molto significativo che in Piazza Garibaldi a sostenere la causa palestinese e della Pace ci fosse un’ampia rappresentanza di tutta la comunità di Tivoli: chi ha a cuore veramente la Pace, lo dimostra con i fatti e non con meri proclami.
La manifestazione statica è durata circa 4 ore dove sono stati tanti gli interventi nella giornata e le voci che si sono schierate in favore della Pace e contro l’occupazione militare di Israele.
Il moderatore Massimiliano Rossini ha aperto il dibattito denunciando la ferocia dell’esercito israeliano richiamando le parole di Papa Francesco, non è una guerra è Terrorismo infatti sono 3.200 bambini morti sotto le bombe dell’esercito israeliano. Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne si dedicava l’evento a tutte le Donne Palestinesi in particolare alle 50.000 Donne di Gaza in attesa di partorire in un clima di guerra.
Emozionante è stato l’intervento di Yasmine Sadi, Studentessa dell’istituto Spallanzani di Tivoli che ha ricordato il coraggio delle madri Palestinesi. Il Porta Voce Palestinese Ashour Salamek ha ricordava il crescente livello di violenze dell’esercito israeliano senza nessuna condanna, violenze che i Palestinesi subiscono da 70 anni.
Infatti è in atto in Palestina un illegale regime di oppressione Militare e Apartheid.
Felice, Responsabile del Centro culturale Islamico Al Abrar ha ricordato che Israele ha privato la Popolazione di Gaza dei mezzi fondamentali per la sopravvivenza, acqua, cibo, medicinali ed elettricità.
E’ poi intervenuto il Palestinese Dottor Ahmad Mohammad che ha ricordato che il conflitto non è iniziato con l’attentato del 7 ottobre da parte di Hamas ma dal 9 aprile 1948, quando nei pressi di Gerusalemme soldati israeliani attaccarono il villaggio di Deir Yassin uccidendo tutti i 250 abitanti. I pochi superstiti furono prima “esibiti” a Gerusalemme come preda di guerra, poi ricondotti al villaggio e fucilati.
L’avvocato Beatrice Benet ha denunciato la grande disinformazione del giornalismo italiano sulla guerra in Palestina chiedendo una informazione più libera e plurale.
Alla fine tutta la piazza a rivolto un pensiero alla manifestazione oceanica in corso a Roma contro la Violenza delle Donne, onorando da Tivoli la memoria della piccola Giulia.
Ci auguriamo che dopo la tregua e la liberazione di tutti gli ostaggi la Comunità Internazionale Onu si renda utile per convocare una Conferenza di Pace che imponga un Medio Oriente con due popoli e due stati liberi, indipendenti e democratici, Israele e la Palestina”.