Incidente mortale sul Raccordo, la famiglia cerca testimoni

Il 33enne ha perso la vita al volante della sua Smart all’uscita Pisana

Era appena uscito di casa per recarsi a lavoro, ma ha perso il controllo dell’auto, schiantandosi contro il guardrail.

Mirko S. aveva 33 anni e gestiva un’officina meccanica insieme al fratello nella zona di Montespaccato, periferia Nord di Roma. Il suo cuore ha cessato di battere mercoledì mattina 3 gennaio a seguito di un incidente stradale sul Grande Raccordo Anulare di Roma.

Secondo i primi rilievi, si tratterebbe di un incidente autonomo, senza il coinvolgimento di altri veicoli, tuttavia la famiglia dubita che possa aver fatto tutto da solo.

Per questo i familiari hanno lanciato un appello sui Social finalizzato alla ricerca di eventuali testimoni.

Stando alla ricostruzione della Polizia Stradale, la tragedia si è consumata verso le 8,40 al chilometro 65,500 del Gra, all’altezza dell’uscita 32 di via della Pisana, un tratto molto trafficato la mattina.

Basti pensare che nella stessa zona il 18 dicembre 2023 perse la vita in un incidente a catena Mauro P., autotrasportatore di 61 anni, mentre la mattina del 29 dicembre al chilometro 60,200 è deceduto anche Danilo P., di 41 anni.

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Mercoledì 3 gennaio Mirko S., padre di un bambino di 7 anni, guidava la sua Smart 450 grigia ed era diretto in officina dove lo aspettava il fratello Daniele.

La famiglia racconta che i due si erano sentiti poco prima, ma non vedendolo arrivare e chiamandolo invano al cellulare, Daniele si era precipitato sul luogo dell’incidente, dove il personale del 118 aveva già accertato il decesso del giovane meccanico.

Per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro, la Procura di Roma ha disposto il sequestro della Smart e l’esame autoptico eseguito presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Università “La Sapienza”.

Mercoledì 10 gennaio nella chiesa di Ponte Galeria sono stati celebrati i funerali di Mirko Sanna, a detta di tutti un ragazzo buono, sensibile e gran lavoratore.

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“Chiunque abbia assistito ovvero sia a conoscenza di circostanze utili da riferire e voglia fare giustizia è pregato di contattare il numero +39 338 116 4541”, recita l’appello di ricerca testimoni da parte della famiglia.

E’ il numero telefonico di Daniele, il fratello di Mirko, il primo a dubitare che il 33enne abbia fatto tutto da solo.

Il meccanico esclude il guasto tecnico, considerato che per professione la vittima conosceva bene la sua Smart.

Possibile che nessuno abbia visto nulla né sia transitato di lì in quel momento?

Chi ha chiamato i soccorsi?

Interrogativi che dilaniano una famiglia già distrutta dal dolore e che ora vuole sapere soltanto come è morto Mirko.

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