GUIDONIA – Espulso dalla città, torna e perseguita ancora la ex: arrestato

Il 50enne italiano fermato in stato di alterazione dalla Polizia e rimesso in libertà dal Tribunale

Era stato arrestato un mese e mezzo fa perché continuava a tormentare la ex nonostante gli fosse stato vietato avvicinarla, per questo era stato espulso dal Comune.

Stavolta è addirittura tornato in città, violando per l’ennesima volta la misura cautelare.

Così mercoledì primo maggio gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Tivoli-Guidonia, insieme ai colleghi del Commissariato San Basilio, hanno tratto in arresto M. S., un 50enne di Colle Fiorito di Guidonia, nella flagranza della violazione del divieto di avvicinamento a meno di un chilometro dai luoghi frequentati dalla sua ex compagna e del divieto di dimora nel Comune di Guidonia, nonché per aver opposto una viva resistenza, in stato di alterazione psicofisica, contro gli agenti intervenuti.

Lo annuncia la Questura di Roma in un comunicato stampa diffuso nella mattinata di oggi, sabato 4 maggio.

La vicenda era iniziata il 15 marzo scorso, quando l’uomo era stato colpito dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento a una distanza inferiore a un chilometro dai luoghi abitualmente frequentati dall’ex compagna, dall’abitazione dei suoi genitori e della sorella, nonché dalla scuola frequentata dai figli.

Al 50enne, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e contro la persona, era stato anche applicato il divieto di comunicare, direttamente o indirettamente, con la vittima con qualsiasi mezzo, inclusi i mezzi telematici, informatici o telefonici e, per garantire una maggiore tutela della sua ex compagna, è stata disposta anche  l’applicazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Pool del commissariato di Tivoli specializzato nel contrasto alla violenza di genere, nella quotidianità della donna, anche sul posto di lavoro, erano sempre più frequenti le aggressioni fisiche con morsi, calci, schiaffi, colpi in testa, tirate di capelli, le ingiurie, minacce di morte persino con l’uso di un coltello.

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Per tali motivi, la donna aveva iniziato anche un percorso presso un Centro Antiviolenza poi interrotto in quanto il compagno l’aveva convinta della normalità dei litigi in una coppia.

Inoltre, il 50enne è risultato non nuovo a simili condotte persecutorie avendole poste in essere già in passato nei confronti di una precedente compagna, con analogo modus operandi.

Nella nota la Questura evidenzia che, a riprova della sua pericolosità, M. S. non ha esitato a perseverare nella sua condotta nei confronti dell’ultima compagna, sebbene fosse sottoposto a un provvedimento di ammonimento irrogatogli dal Questore di Roma.

Nella serata di martedì 26 marzo scorso gli agenti del Commissariato di Tivoli avevano già arrestato M. S. per violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

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Pare che dopo la notifica il 15 marzo del provvedimento cautelare, l’uomo si sarebbe precipitato sul posto di lavoro, nonostante gli fosse stato imposto di restarne alla larga.

E avrebbe continuato a farlo in barba al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.

D’altronde, il braccialetto elettronico aveva tardato ad arrivare per cui M. S. si sarebbe ripetutamente appostato davanti al supermercato in cui lavora la ex compagna.

La donna, supportata anche dai colleghi, ha immediatamente informato la Polizia di quanto stava accadendo.

Così per giorni gli investigatori del Pool avevano monitorato gli spostamenti della vittima e dell’ex compagno, fino a quando l’uomo era stato sorpreso all’interno del supermercato.

Mercoledì 27 marzo il Tribunale di Tivoli aveva convalidato l’arresto di M. S., concedendogli la libertà in attesa di processo, ma aggravando la misura cautelare nei suoi confronti: il 50enne era stato infatti sottoposto al divieto di soggiorno nel Comune di Guidonia Montecelio.

Misure cautelare violate ancora una volta mercoledì scorso primo maggio, quando i poliziotti lo hanno tratto in arresto.

Giovedì 2 maggio l’arresto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli che ha di nuovo concesso al 50enne la libertà in attesa di processo.

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