Il “regalo di Natale” è arrivato sotto forma di comunicazione che il contratto cesserà il prossimo 31 dicembre.
A riceverlo dalla Asl Roma 5 di Tivoli sono 8 operatori sanitari impiegati dal 27 settembre a Subiaco per grave carenza di personale nel Progetto Struttura per il Trattamento della Persona sottoposta a libertà vigilata (RE.LI.VI.) presso la Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS), struttura in cui sono detenute le persone affette da disturbi mentali, autrici di reati.
Per questo ieri, lunedì 23 dicembre, la Cisl Funzione Pubblica ha denunciato il licenziamento improprio alla Regione Lazio, al Ministero dell’Interno, al Ministero della Giustizia e alla Direzione Generale della Asl Roma 5, chiedendo un incontro urgente per revocare il provvedimento del mancato rinnovo contrattuale e per discutere le modalità di rinnovo.
Due gli obiettivi: assicurare un futuro dignitoso e un sereno Natale ai lavoratori coinvolti; scongiurare gravi ripercussioni sulle attività previste.
Il segretario territoriale CISL fp Dimitri Cecchinelli
“In data 31.12.2024 – si legge nella nota firmata dal segretario territoriale CISL fp Dimitri Cecchinelli – la Asl Roma 5 dichiara il termine del contratto in essere con tali lavoratori con nota a firma del Commissario Straordinario, d.ssa Silvia Cavalli, Direttore Amministrativo, dr. Filippo Coiro, Direttore Sanitario, dr. Franco Cortellessa, e Direttore UOC Gestione del Personale, dr. Vincenzo Romeo.
L’atto in questione è palesemente improprio perché in contrasto con l’accordo tra Regione Lazio e OO.SS. del comparto Sanità stilato a Roma, presso la Regione Lazio, il 16 dicembre 2024 che perfeziona i percorsi di stabilizzazione utilizzando tutte le forme di legge vigenti dei lavoratori attualmente precari comprese quelle previste dalla legge numero 234 del 30.12.2021 con gli aggiornamenti normativi intervenuti successivamente che hanno spostato il termine temporale nel quale maturare i requisiti sino al 31.12.2024 comprendendo anche le tipologie contrattuali flessibili”.
“Nella fattispecie – spiega Cecchinelli – questo gruppo di lavoratori risulta a tutti gli effetti contrattualizzato con il CCNL Sanità in ambito del precariato (tempo determinato) e al 31.12.2024 acquisisce il termine temporale non solo dei 18 mesi ma superandolo arrivando ai 21 mesi.
Tale accordo regionale così come la normativa nazionale di riferimento sopra citata non fa menzione alcuna della tipologia di finanziamento utilizzata dalle Asl per la stipula del contratto di lavoro, ma si incardina esclusivamente sulla fattispecie contrattuale e sul raggiungimento dei requisiti temporali specifici”.