MONTEROTONDO - Cambio di gestione al Parco Claudio Ippoliti

Nuovo progetto del gruppo Scout Agesci e delle associazioni “Donne in movimento” e “Mamme di Monte Grappa”

Cambio di gestione al Parco Claudio Ippoliti nel quartiere Montegrappa, a Monterotondo Scalo.

Lo stabilisce la delibera numero 143 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - approvata giovedì 15 maggio dalla giunta comunale guidata dal sindaco Riccardo Varone.

Con la delibera viene approvata la proposta di patto di collaborazione – CLICCA E LEGGI IL PATTO DI COLLABORAZIONE - per la gestione condivisa del parco “Claudio Ippoliti” e della “Casetta Stefano Stufera Mecarelli”, sita all’interno, da parte del gruppo di cittadine “Donne in movimento”, dell’associazione “Mamme di Monte Grappa” e di “AGESCI gruppo Monterotondo 2 APS”.

Secondo la proposta presentata dalle signore Wioletta Wysocka, Federica Ragnini e dai signori Giuseppe Adamo e Giulia Piazza, il progetto prevede l’organizzazione di diverse attività e in particolare da parte del gruppo:

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– “Donne in Movimento”: tornei di giochi da tavolo, riciclo ricreativo, scuola cucina, ripetizioni, orto comunitario, bookcrossing, nonché ogni attività volta ad incentivare la partecipazione attiva e la responsabilizzazione dei cittadini di Monterotondo alla cura della Casetta;

– “Mamme di Monte Grappa”: attività ludico ricreative destinate ai bambini del quartiere, tra cui ludoteca, corsi di teatro, pittura e di inglese, letture creative, giornate di scambio giocattoli, laboratori gratuiti con presentazione di libri per bambini e varie attività volte alla partecipazione delle famiglie del quartiere;

– “AGESCI gruppo Monterotondo 2 APS”: attività di associazionismo Scout almeno una domenica al mese all’interno della Casetta e nelle aree immediatamente circostanti.

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La giunta Varone ha approvato il progetto in quanto ha l’obiettivo di coinvolgere i residenti del quartiere Montegrappa, in particolare i bambini, ad una fruizione consapevole ed ecosostenibile del parco, che favorisca la pratica del riciclo, la socializzazione e l’aggregazione, la cultura, la promozione del benessere psicofisico e del senso di comunità inteso come bene comune immateriale.

Il patto di collaborazione prevede che i proponenti garantiscano le attività di presidio, cura e pulizia degli spazi del parco, vigilando sul rispetto delle elementari norme di civile convivenza e promuovendo la cura del bene comune.

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