FONTE NUOVA – “Madonna delle Rose”, risolto il contenzioso trentennale della ex clinica

La Regione Lazio dà l'ok all’accordo con Mentana, La Sapienza e DiSCo 

Ieri, giovedì 19 giugno, la Giunta Regionale del Lazio ha approvato lo schema di accordo per la valorizzazione del complesso immobiliare “Madonna delle Rose”,  l’ex clinica di proprietà dell’Università “La Sapienza” di Roma utilizzata dal comune di Mentana per ospitare gli sfollati nel 1980.

L’accordo prevede soprattutto la definizione del contenzioso relativo alla annosa questione del possibile dissesto dei due comuni di Fonte Nuova e Mentana a causa del debito nei confronti dell’Università “La Sapienza”, ammontante  a quasi 15 milioni di euro ed ormai accertato dal 2017 con sentenza esecutiva della Corte di Cassazione, grazie anche al contributo fondamentale della Regione Lazio.

«Un atto che esprime con chiarezza la volontà della Regione di sanare una ferita aperta da decenni e di aprire una nuova stagione di sviluppo e opportunità per i cittadini di Fonte Nuova e Mentana», ha dichiarato Micol Grasselli, consigliera regionale del Lazio e vicepresidente della commissione lavori pubblici.

«L’accordo – ha proseguito Grasselli – dovrà ora essere sottoscritto dalla Regione Lazio, dal Comune di Mentana, dal Comune di Fonte Nuova, dall’Università degli Studi di Roma La Sapienza e da DiSCo Lazio. Si tratta di un passaggio fondamentale che metterà la parola fine a un contenzioso giudiziario risalente agli anni ’80, che ha pesato troppo a lungo sulla gestione amministrativa ed economica dei due Comuni».

Il debito con “La Sapienza risale ad una vicenda risalente ad oltre 40 anni fa.

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Il 3 novembre 1980 l’allora sindaco quale ufficiale di governo con un’ordinanza requisì l’ex clinica universitaria per destinare il compendio ad abitazione di sfollati e senzatetto, tuttavia – nonostante le reiterate richieste – non aveva poi provveduto al recupero della disponibilità dei locali e alla loro riconsegna.

Una tesi che il comune di Mentana ha provato più volte a smontare in sede di processo, evidenziando il fatto che il 5 febbraio 1981, non appena scaduta la requisizione, l’Università era stata formalmente riammessa nel possesso degli immobili e, quindi, il protrarsi dell’occupazione era dipeso dall’inattività dell’Ateneo.

Fatto sta che i due Comuni sono stati condannati al risarcimento danni e successivamente hanno raggiunto un accordo transattivo con “La Sapienza” tramite la Regione Lazio.

«In particolare – ha aggiunto – Mentana potrà finalmente definire le proprie pendenze finanziarie verso La Sapienza in maniera equa e sostenibile.

Per Fonte Nuova, invece, si apre un capitolo completamente nuovo: l’area oggi occupata dal rudere dell’ex complesso “Madonna delle Rose” verrà valorizzata e riqualificata per ospitare un centro di ricerca scientifica con annesso studentato.

Un progetto concreto che restituirà dignità e vita a una zona finora abbandonata, portando cultura, innovazione e sviluppo».

«Tengo a sottolineare – ha precisato Grasselli – che questo importante risultato è stato possibile anche grazie all’impegno costante dell’Assessore al Bilancio Giancarlo Righini, che ha seguito con competenza e responsabilità il dossier fin dal primo giorno di insediamento della Giunta. Un lavoro portato avanti nei momenti più delicati con il pieno supporto del Presidente Francesco Rocca, che negli ultimi giorni ha dato un impulso decisivo alla chiusura della vicenda, insieme all’Assessore Luisa Regimenti e all’intera Giunta regionale».

«Questo – ha concluso Grasselli – è il Lazio che vogliamo: vicino ai cittadini, capace di risolvere problemi storici e di costruire con concretezza il futuro delle nostre comunità».

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