“Passavo di lì per caso e non so per quale motivo sono stato picchiato”.
A parlare così è Antonio, il 23enne italiano di Tivoli che verso le ore 18,30 di sabato scorso 14 giugno si è ritrovato coinvolto nell’ennesima lite scoppiata tra i frequentatori della cosiddetta scalinata del “bivacco alcolico” all’angolo tra via Giuseppe De Camillis e viale Trieste (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Il giovane ha contattato la redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv per raccontare la sua verità riguardo la lite filmata col telefonino dai passanti e sedata grazie all’intervento di una pattuglia della Polizia Locale (CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI TIBURNO).
“Io sono il ragazzo biondo che prende il pugno – spiega il 23enne tiburtino – ero appena tornato con l’autobus dall’Eurospin di Pontelucano dove avevo fatto la spesa. Nel video si vede che trasportavo la busta.
Passavo di lì per andare a casa, lasciare la busta e alle 19 sarei andato a prendere la mia ragazza che staccava dal lavoro.
Mi sono fermato un attimo alla scalinata perché conosco le persone che la frequentano, c’è la fermata del bus, mi capita di uscire di casa e restare dieci minuti il tempo che passi la navetta”.
“Io non so perché sono stato picchiato – prosegue il 23enne – non ho capito nemmeno quello che stava succedendo. Fatto sta che quel signore mi ha sferrato un pugno all’improvviso e mi sono ritrovato per terra, prima mi era già arrivata una crocca da dietro.
Ripeto, io non c’entro niente: leggendo Tiburno ho saputo che sarebbero stati rivolti apprezzamenti ad una ragazza”.
Secondo la sua versione, dopo le botte il 23enne si sarebbe recato a casa senza rivolgersi al pronto soccorso.
“Avevo soltanto un occhio gonfio – prosegue il giovane – Non ho sporto denuncia e neppure lo farò in seguito.
Domenica quel signore mi ha contattato al telefono e mi ha chiesto scusa dicendo che ce l’aveva con un altro ragazzo e si è sbagliato.
Perdonarlo?
Che devo dirgli?
Non passerò più sulle scalette e in futuro prenderò l’autobus ad un’altra fermata”.