Tessuto imprenditoriale
La criminalità organizzata ha cambiato pelle e strategia: meno violenza e più business. Oggi punta al Lazio con nuovi obiettivi, come si legge nel rapporto della Direzione Investigativa Antimafia relativo al secondo semestre del 2020.
Traffico e spaccio di droga restano il motore principale di tutte le attività criminali, ma l’attenzione di mafia, camorra e ‘ndrangheta si sta spostando sui fondi europei, cioè sulla pioggia di miliardi del PNRR, e sotto tiro sono anche i settori resi economicamente fragili a causa della pandemia.
La Capitale ed il Lazio attraggono perché, come sottolineato dal procuratore della Repubblica di Roma, i soldi ci sono ed il terreno è fertile: da una parte la presenza di strutture logistiche aereo e portuali, dall’altra la possibilità di penetrare un tessuto imprenditoriale di grande rilevanza.
A Roma e Latina prevalgono le mafie locali, principalmente costituite da clan di origine rom e sinti. Hanno il controllo delle piazze di spaccio spartite con loro le grandi organizzazioni criminali.
Nel frusinate vi è una prevalenza camorristica mentre nel viterbese la presenza di pregiudicati campani e calabresi è dominante. Unica isola felice Rieti dove non si segnalano, al momento, evidenti criticità.