Ma il drive in tamponi Covid dov’è? Per chi non è di Palombara è un rompicapo raggiungere la Casa della Salute Santissimo Salvatore. Manca la segnaletica e se ci si affida a Google maps si viene dirottati altrove. Lo sa bene Angelo Gomelino, che abita a pochi passi dall’ex ospedale cittadino, e di fatto tutti i giorni si ritrova a fare il “vigile urbano” e a dare indicazioni agli automobilisti. “Non poche persone provenienti da località fuori Palombara che devono sottoporsi alla vaccinazione o al tampone presso la Casa della Salute col gps per la errata impostazione dello stesso, si ritrovano più volte in viale Risorgimento dal quale poi non riescono a venir fuori se non grazie all’aiuto di persone abitanti nel luogo”, spiega Gomelino.
“Per far correggere l’errore di indicazione stradale del gps ma probabilmente richiederebbe tempo e … scarso risultato, basterebbe interessare chi di dovere: la Prefettura?”, ipotizza, “Di cartelli indicatori ce ne sono pochi, di ridotte dimensioni e mal posizionati”. “Nell’immediato”, suggerisce, “per risolvere il problema sarebbe opportuno che il Comune di Palombara Sabina intervenisse verso la Asl Roma 5 ma nel frattempo però potrebbe collocare almeno dei cartelli con frecce: all’ingresso di viale Ungheria per chi arriva da Viale Tivoli; all’inizio di via Arnaldo Spunticchia e all’incrocio di via Tito Costantini per chi arriva da viale Rieti e strada del Pascolare. Sono stati messi dei cartelli alquanto approssimativi, scritti alla meglio, ma in una posizione stradale, troppo a ridosso dell’ex ospedale, che non aiuta gli automobilisti”.
“Era un problema che ci era stato segnalato anche se non di nostra competenza”, spiega il sindaco Alessandro Palombi, “ma poi sono apparse delle indicazioni posticce col pennarello che hanno risolto almeno nell’immediatezza il problema. Non ci erano pervenute altre segnalazioni. Teniamo conto della segnalazione di Tiburno e ci riattiveremo con la Asl. Per quelli del centro vaccinale ci eravamo già assunti le spese per le indicazioni stradali”.
Fino a oggi, infatti, gli utenti del servizio sanitario continuano a “perdersi” o dentro via Risorgimento o per le campagne.
